Indie Concept alla grande

Roberta Arena e Nazario Di Liberto

Roberta Arena e Nazario Di Liberto

Procede a Catania la rassegna Indie Concept, giunta quest’anno alla sua undicesima edizione. Un piccolo festival dedicato alla musica indipendente e alle giovani band emergenti. Dodici gruppi in gara che si esibiranno in tre serate differenti, alla fine delle quali sarà proclamato un vincitore da una giuria di qualità.
Venerdì 14 marzo si è tenuta, nella saletta della Chiave Nera, la seconda serata con l’esibizione di quattro nuovi gruppi. I Jack Jumpers hanno dato inizio alle danze in maniera piuttosto vigorosa, un vero e proprio power trio che ha sprigionato dal palco energia allo stato puro. Con un mix di crossover, metal ed elettronica ed una voce, quella Giuseppe Strazzeri, in arte Strazzio/Core, a dir poco esuberante, hanno infiammato la platea dando vita a uno show esplosivo e coinvolgente.
A seguire un interessante duo palermitano composto da Roberta Arena e Nazario Di Liberto che, tolto qualche piccolo problema tecnico, ha dato prova di elevata qualità con una performance intimista ed eterea. Influenzati dal folk di Nick Drake, i due polistrumentisti hanno sedotto il pubblico trasportandolo in una dimensione onirica e sospesa, tra echi, sussurri e sonorità avvolgenti. Una band da tenere sicuramente d’occhio.
La terza esibizione è stata quella dei Phonema, altro gruppo dal sound potente ed energico e capitanato dalla voce grintosa e graffiante della carismatica Adriana Cappuccio. Il genere di riferimento è quello del rock-metal, tra Skunk Anansie, Guano Apes e Metallica. Senza dubbio un sound compatto supportato da un’esecuzione pressoché impeccabile, tuttavia il gruppo sembra piuttosto carente in originalità, finendo per somigliare a molte altre band in circolo.
Hanno concluso la serata gli Hop!, rock band catanese che purtroppo non ha particolarmente brillato. Sonorità confuse e indistinte, volumi eccessivamente alti e voci degli interpreti sovrastate dall’eccessivo fragore delle chitarre. Li rimandiamo quindi a tra qualche anno, quando magari si saranno schiariti un po’ le idee.

Vuoi lasciare un commento?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *