Piscina di Nesima, le associazioni sportive catanesi protestano per la situazione disastrosa

 La piscina di Nesima

La piscina di Nesima

“La situazione della piscina di Nesima è pessima da anni e tale è rimasta anche negli ultimi mesi, gli assessori comunali allo Sport e alle Manutenzioni invece di continuare a fare incontri e a organizzare sopralluoghi, che assomigliano tanto ad un rimpallo di responsabilità, per i piani futuri di rilancio della piscina e della cittadella sportiva dovrebbero cominciare ad occuparsi subito almeno dell’ordinaria amministrazione permettendo a migliaia di appassionati di fare sport in modo dignitoso”. Lo denunciano in una lettera pubblica i rappresentanti di 18 associazioni sportive che utilizzano l’impianto di Nesima: Waterpolo Guinnes (rappresentata da Mario Di Fazio), Blue Team Catania (Giovanna Saccullo), Muri Antichi (Luigi Spinnicchia), Sincromed (Concita Di Mario), Energia Acquatica (Antonella Romano), ASD Winner (Giuseppa Spadaro), CS Rainbow (Paola Torrisi), FIPM (Giuseppe Bruno), Sez. Salvamento (Antonino Nacci), ASD Mare (Giuseppe Fiorito), Kaos Team (Orazio Linguaglossa), Catania Nuoto 2000 (Claudio Grancagnolo), Libertas (Graziella Castorina), Come Ginestre (Salvatore Mirabella), CSI Nadir (Giovanni Mirabella), FIPSAS (Francesco Privitera), ASD Acquablu (Sibilla Raffaele) e Andos (Concetta Petralia).
Le associazioni lamentano di dovere affrontare quotidianamente mille difficoltà “dalle docce fuori uso all’acqua fredda, dai lavandini guasti agli spogliatoi per disabili non funzionanti”. Chiedono dunque al Comune di Catania un intervento immediato.
Tempestiva è stata la risposta dell’assessore comunale allo Sport Valentina Scialfa: “La situazione della struttura è complessa da anni, ma molte criticità lamentate dalle società sono già state risolte in questi mesi e verificate anche nei giorni scorsi, durante un sopralluogo congiunto con l’assessore alle Manutenzioni Luigi Bosco” che venerdì scorso ha mandato alcune squadre di manutenzione per arginare i problemi più urgenti.
Eppure le associazioni e i loro iscritti, nel contempo, continuano a subire i disagi.

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