Domenica prossima a Roma, Milano Napoli e Catania si correrà la Walk of life una passeggiata di solidarietà di 3km tra piazze storiche e vie del centro, dedicata a famiglie, bambini e disabili. La partenza è fissata alle 10 da piazza Università.
Lo slogan nazionale della manifestazione è “Corriamo per Lorenzo”, Telethon Catania corre anche per il piccolo Matteo, catanese, tifoso dell’Inter: «La sindrome di Marinesco-Sjogren gli impedisce di giocare a calcio. Ma ha la grinta di un campione e il suo gol più bello lo fa ogni volta che grida Io Esisto». Così riporta lo slogan che vede Matteo e il suo sorriso testimonial della tappa di Catania della Wol.
«La malattia di cui soffre Matteo conta circa 100 casi nel mondo – puntualizza la mamma Gaetana Baglio – è una malattia genetica neuromuscolare molto rara che si manifesta già nei primi mesi di vita e comporta difficoltà nel coordinare i movimenti e nel linguaggio, vari gradi di disabilità mentale da cui fortunatamente non è affetto Matteo, debolezza muscolare che impedisce di sostenersi e camminare in modo autonomo, cataratta congenita bilaterale. Al di là della sua malattia Matteo è un bambino pieno di vita, di curiosità. È tenace e infonde coraggio – continua – con forza ha affrontato gli interventi a cui è stato sottoposto. Nonostante abbia sei anni e mezzo, è consapevole della sua situazione che affronta con una grande voglia di autonomia. È ben inserito a scuola, studia batteria, ascolta i “Nomadi”. Grazie a Telethon e al progetto di ricerca finanziato di cui è titolare il dott. Michele Sallese, abbiamo trovato una speranza sul piano della terapia. Il diritto alla cura è un diritto di tutti. Questo slogan centra in pieno la mission di Telethon e dell’associazione “Gli amici di Matteo”».
Matteo è testimonial della Walk of Life di Catania, per divulgare, sensibilizzare e creare una cultura della solidarietà e dell’accoglienza: «L’abbraccio a Matteo di Telethon, del coordinamento, della città – conclude Gaetana – ci permette di trovare un appiglio nel nostro cammino in salita, di non sentirci soli. Partecipare alla Walk of Life del 4 maggio significa non dimenticare i pazienti rari, regalare una speranza, dare un contributo alla ricerca. La disabilità va vissuta non come un carico, ma come una risorsa da cui tutti possiamo trarre insegnamento».