“PopCorn Machine” travolge il pubblico del Centro Zo con esibizioni circensi inaspettate e trasgressive

Alcuni momenti dello spettacolo andato in scena al Centro Zo

Alcuni momenti dello spettacolo andato in scena al Centro Zo

Alcuni momenti dello spettacolo andato in scena al Centro Zo

Alcuni momenti dello spettacolo andato in scena al Centro Zo

Un pianoforte travestito posizionato su un lato del palco del Centro Zo sembrava la cosa più normale della scenografia messa in scena dai My!laika che comprendeva persino un trapezio. E invece anche lui era “truccato”, svuotato, ma soprattutto attrezzato per ospitare – in senso stretto – i quattro effervescenti attori-circensi e il primo dei tre appuntamenti della mini rassegna “Altre Scene Perfoming Art Fest”. Un’esplosiva performance approdata a Catania alla fine di un tour durato quattro anni che li ha visti protagonisti di suspense, risate e tanti applausi in Italia e in Europa.
Il giocoliere Paolino, la trapezista Elvira, le acrobate Elvira H ed Elske, hanno giocato sul filo dell’ironia e del surrealismo la loro partita tra il desiderio di esprimere scenicamente conflitti intimi e tecniche di circo. La coreografia “elettrica” ha lasciato coesistere un futuro assurdo con un passato sconosciuto, dove si sono susseguiti una serie di eventi indeterminati e conseguenze improbabili che hanno coinvolto tre carismatiche ragazze (l’argentina Eva Ordonez Benedetto, la tedesca Philine Dahlmann, l’olandese  Elske van Gelder) e un uomo, che muore di continuo (il sicilianissimo Salvatore Frasca, originario di Vittoria).
Musica dal vivo e Kunst-cirque che hanno trascinato il pubblico in una confusione di sentimenti, azioni e stimoli. Inoltre, mentre una tigre cade dal cielo, la fontana di Trevi si trasforma in un fungo atomico, Elvira vende l’apocalisse in promozione speciale, una Barbie balla, la corda ruvida del trapezio segna il corpo di Elvira, un ventilatore accarezza un vulcano di Popcorn. Il teatro si mescola al circo nella tecnica del “mano a mano” che reinventata diventa “capelli-a-capelli”, nel trapezio vissuto come una esperienza sentimentale e in una bicicletta acrobatica sulla quale le gambe spettacolari di Paolino giocano alla roulette russa. Le note del violoncello si giustappongono ora al ritmo della macchina da cucire, ora a quello di una canzone d’amore siciliana, mentre a un preludio di Rachmaninoff si sommano i botti dei fuochi artificiali: Il loro credo è far ridere quando si vorrebbe piangere. E viceversa!
Tutto ha influenza sulla creatività della compagnia My!Laika che si definisce sub-europea. Le fonti di ispirazione dei quattro artisti sono tanto le discipline del circo classico, quanto la danza o il rugby; la musica d’ascensore o il colore delle camicette di Angela Merkel. Grandi artisti come Kurt Schwitters, Jacky Chan, Samuel Beckett, Lady Di, Fryderyk Franciszek Chopin, Elvira Hancock e Frank Zappa ancora producono ispirazione per il loro lavoro artistico. Star Trek, Fellini, Los Ramones, Toni Bonetta… la lista delle muse è infinita.
Il prossimo 15 e 16 maggio, sarà la volta di “Grandi Speranze” una provocatoria pay preview performance in cui la coreografa Emma Scialfa e la compagnia Motomimetico svendono danza e teatro, mettendo lo spettatore al centro della storia.

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