Taormina aspetta “Il Volo”: due tappe siciliane, le uniche in Italia, con Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble

Il Volo in conferenza stampa

Doppio appuntamento con “Il Volo” a Taormina. Oltre la data del 20 luglio, infatti, i ragazzi de “Il Volo” replicheranno il giorno successivo. Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, sono pronti a calcare il palco del Teatro Antico di Taormina per uno degli eventi più attesi e prestigiosi del cartellone di “Tao Arte”.

Una giovane età ma un talento che smuove le montagne. Qual è il segreto del vostro rapporto e della vostra unione? “Sicuramente rispettarci l’un l’altro e l’amore per la musica che ci accomuna”. Salire sui migliori palchi del mondo, davanti a milioni di persone. Che emozione si prova? “Ogni volta che facciamo un concerto e vediamo tutta quella gente è come rincontrare una famiglia. Soprattutto perché noi dietro il palco non vediamo l’ora di trasmettere le nostre emozioni”.

La prima volta che vi siete visti cosa avete pensato? “C’è stata subito un alchimia particolare, unica. O sole mio è stata la prima canzone che abbiamo cantato insieme ed è stato subito un successo”. Quanto dovete ad Antonella Clerici ? “Più che altro a Roberto Cenci, perché lui ci ha messo insieme essendo il regista di “Ti lascio una canzone”. E Tony Renis ? “Lui è stato il primo produttore dei tre album ed insieme a Michele Torpedine, che è il nostro manager, dobbiamo tanto perché ci hanno portato in America”. Il ricordo più bello dell’America? “Forse dovresti fare la domanda inversa. Qual è il ricordo dell’Italia? Siamo qui uno, due mesi l’anno. Siamo affascinati dagli Stati Uniti e dalle persone perché hanno tanta voglia di amare e di scoprire le cose”.

Il vostro rapporto con l’Italia? “Amiamo di più il nostro paese. Quando stai lontano da qualcosa, capisci ancora di più quanto lo ami e lo vuoi nella tua vita. Non vediamo l’ora di ritornare in Italia ed appezzare le nostre bellezze”. Vi è cambiata la vita? “Completamente! Anche perché stiamo dai 9 ai 10 mesi all’anno fuori. Siamo stati in ogni angolo del mondo e questo è stupendo. Un sogno che si realizza in un età di vent’anni. Ne abbiamo fatte davvero tante, però siamo consapevoli che nella vita può succedere di tutto e quindi conviene rimanere umili e con i piedi per terra. L’importante è restare umili come ci hanno insegnato le nostre famiglie”.

A Taormina cosa ci aspetta? “Una serata molto emozionante. È il primo concerto italiano e l’unica tappa italiana. Ci divertiremo e ci sarà tanto romanticismo perché noi cantiamo canzoni d’amore e con il cuore”.

Simone Gabriele Russo

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