Dal Social Housing al rilancio dell’economia: Expandere 2014 ha inaugurato l’evento con l’assessore regionale Nico Torrisi

Nico Torrisi con Bellomo e Intiglietta al focus sul Social Housing

Nico Torrisi con Bellomo e Intiglietta al focus sul Social Housing

Il Social Housing è il primo dei temi caldi affrontati, discussi e rilanciati a più riprese da Compagnia delle Opere Sicilia Orientale. Un tema chiaramente economico che ha mosso grandi passi avanti nell’ultimo mese arrivando quasi a completare il primo e più importante iter burocratico.
Alla luce di questa operatività è stato scelto come workshop inaugurale della III edizione di Expandere che si è svolta a Etna Fiere con il titolo “Social Housing, ultima chiamata”. Moderato dall’Ing. Rigaglia ha visto la partecipazione dell’assessore regionale alle Infrastrutture Nico Torrisi, accompagnato da due funzionari regionale del suo Dipartimento, Fulvio Bellomo e Franco Fazio, e dal presidente di Ge.Fi. (Gestione Fiere), Antonio Intiglietta che ha portato, al workshop, l’esperienza maturata in modelli già avanzati di Social Housing e al Dipartimento regionale lo slancio di attivazione di tutto il sistema.

«Da quando mi sono insediato come assessore regionale alle Infrastrutture – ha dichiarato Nico Torrisi – ho accelerato l’operatività del Social Housing perché riattiva non solo l’edilizia in generale ma quella che si colloca a metà tra la popolare e la residenziale classica. Un’edilizia virtuosa che ha importanti fini di tipo sociale e aggregativo e che fornirà una spinta economica contro la crisi».

«La Regione Sicilia ha già postato 30 milioni di euro per il Social Housing – ha commentato Fulvio Bellomo – che consente un investimento minimo di 50 milioni di euro. A questi vanno aggiunti i milioni messi a disposizione dalla SGR e dalla Cassa depositi e prestiti che consentono di arrivare a un tesoretto tra i 70 e gli 80 milioni di euro che potrà consentire investimenti pari e superiori ai 200 milioni di euro.
«L’ultimo passo è l’approvazione del regolamento da parte del Consiglio di giustizia amministrativa che dovrebbe arrivare entro i primi giorni di luglio. Poi sarà la volta dei Comuni che, a loro volta, coinvolgeranno i privati con procedure di evidenza pubblica aderenti al codice degli appalti: concorrenza, trasparenza e legalità».

“Almeno il 51% degli immobili costruiti con i criteri del Social Housing – interviene Franco Fazio – dovranno essere destinati a una fascia di popolazione precisa: pensionati, coppie giovani, migranti inseriti nel contesto sociale, persone separate. Chi non riesce ad avere una casa pagando i prezzi correnti di un affitto o un acquisto».

L’housing sociale è la nuova politica affiancata all’iniziativa imprenditoriale. Un progetto ambizioso e possibile che potrebbe esser già decollato a fine 2014.
Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Marche hanno varato modelli rilevanti. Riuscendoci.

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