Completamento Lungomare Catania, sarà il Tar a decidere se il progetto è valido o se dovrà essere annullato

Veduta aerea del lungomare da piazza Europa

Veduta aerea del lungomare da piazza Europa

Con la decisione del Tar di Catania termineranno tutte le incertezze sul futuro del lungomare di Catania. Il Tar, infatti, deciderà, se accogliere il ricorso del Commissario ad Acta Santi Alligo avverso sentenza n. 994/2012  con la quale era stato annullato il provvedimento del 19.2.2012, e si era disposto l’approvazione del progetto di finanza e la conseguente sottoscrizione del contratto con la società di progetto.
Il progetto di finanza era stato presentati dall’Ati, una società composta Immobiliare da Alcalà Srl, Gate Srl e Kenyesia Srl.
L’amministrazione comunale guidata da Enzo Bianco, sollecitata anche da diverse associazioni ambientaliste, si era apertamente schierata contro il progetto elaborato nel 2007 dall’Ufficio Speciale di Umberto Scapagnini retto dall’ingegnere Tuccio D’Urso.

Tuccio D'Urso con Umberto Scapagnini durante l'abbattimento del cavalcavia di Ognina

L’ing. Tuccio D’Urso con l’allora sindaco di Catania, Umberto Scapagnini, durante l’abbattimento del cavalcavia di Ognina

Il progetto della viabilità da piazza Europa a Ognina fu esposto nel Terzo Tavolo di programmazione del PRG, che si tenne il 28 aprile 2003, dall’architetto spagnolo Joseph Martorelli che lo aveva realizzato insieme all’illustre collega Oriol Bohigas. Dopo avere esposto quanto sarebbe accaduto dalla Plaja a viale Africa, Martorelli spiegò che il deposito delle locomotive sarebbe stato riqualificato e intorno al porto turistico del Caito sarebbero sorte delle costruzioni residenziali di bassa altezza che avrebbero costituito il terzo borgo marinaro, dopo San Giovanni Li Cuti e Ognina, della costa di Catania.
Si sarebbe realizzata la nuova arteria di viale Alcide De Gasperi che sarebbe stata sempre una strada urbana consentendo una permeabilità tra il tessuto antico e il mare. Il “vecchio” lungomare sarebbe diventata una vera e propria passeggiata a mare con traffico limitato, con marciapiedi larghi, verde e abitazioni basse.
Prevista l’eliminazione del viadotto di Ognina che avrebbe liberato il Santuario e il porticciolo. Prevista anche una nuova forma a via del Rotolo con la costruzione di edifici a carattere urbano, cioè bassi, ma forieri di un forte segnale di identità. Infine, Martorelli annunciò la demolizione del cavalcavia di piazza Mancini Battaglia che in effetti avvenne poco più di un anno dopo, nel settembre 2004.

La realizzazione del nuovo viale Alcide De Gasperi fu introdotta nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche approvato dal Consiglio comunale nel giugno 2003. I lavori cominciarono il 24 aprile 2014 grazie alle risorse economiche della Protezione Civile Nazionale. L’arteria fu in parte realizzata, più o meno fino al Rotolo, mentre sul lungomare non ci fu alcun intervento.
Forse da domani, dopo la decisione del Tar, qualcosa in un senso o nell’altro troverà una sua definizione, altrimenti tutta la zona rischierà di fare “pendant” con il Monumento ai Caduti, vera e propria cattedrale (spesso fatiscente) nel deserto, anzi, in questo caso, in riva al mare.

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