La Sala Lomax ha chiuso. Senza fondi e normative chiare dopo dieci anni al centro dei percorsi culturali di San Cristoforo

Sala LomaxLa Lomax non è e non è mai stato uno dei tanti locali della movida catanese, ma si è caratterizzata nel tempo come una delle migliori realtà del circuito culturale della città.
Iniziando da una location situata nel cuore di un quartiere storico e problematico come San Cristoforo, dove si è comunque cercato di agire sempre nel pieno rispetto della legalità e degli abitanti del quartiere.

Proseguendo con una programmazione di eventi sempre di elevatissima qualità, a partire dai concerti, con un occhio di riguardo alla tradizione folk-popolare, ma spaziando anche tra rock, elettronica, cantautorato e avanguardia. Ma l’attività della Lomax non si esauriva alla sola dimensione delle live performance musicali, molto spazio è stato dato anche alle rassegne teatrali, alla danza e al cinema, con proiezioni di documentari e di film d’essai. E ancora infiniti workshop legati all’arte e alla creatività, tra teatro, danza, costruzione e studio di strumenti musicali, canto e molto altro ancora.

Dopo dieci anni esatti l’associazione, costretta a fare i conti, anno dopo anno, con una legiferazione sempre più asfittica e complicata per le strutture dedite allo spettacolo e alla cultura e, taglio dopo taglio, con sempre meno fondi a disposizione, si trova costretta alla difficile scelta di dover chiudere i battenti. Venerdì 20 giugno l’associazione ha dunque invitato il pubblico ad una festa di chiusura non più stagionale, come negli anni precedenti, ma con ogni probabilità definitiva. Ciò non deve e non può tuttavia suonare come un requiem finale, a detta degli stessi organizzatori che hanno diffuso un lungo comunicato in cui si spiegano le ragioni di una scelta così difficile ma attualmente inevitabile.

Si rivolgono adesso all’amministrazione Bianco, che con l’assegnazione di una nuova sede a condizioni agevolate potrebbe garantire la continuità delle importanti attività della Lomax, divenuta in questo decennio un vero fiore all’occhiello per la città di Catania.
Se ci sarà un lieto fine lo scopriremo a breve.
Marco Salanitri

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