Il Lungomare di Catania e la chiusura della discordia: continua la polemica con i commercianti, ma ad agosto gli orari cambieranno

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Domenica 6 luglio, lungomare di Catania

C’è tanto da dire sul lungomare di Catania, sui new jersey in cemento, sulla sua chiusura domenicale e sul suo futuro.
Va ricordato all’amministrazione comunale che esiste la legge 150/2000 che obbliga ogni ente a fare corretta informazione che vuol dire non annunciare solo iniziative, inaugurazioni e spettacoli (per quanto importanti) ma soprattutto quello che succede (o succederà) nelle strade in maniera che i cittadini non abbiano ad incontrare sgradite sorprese. Esattamente quello che è accaduto giovedì 3 luglio, quando improvvisamente si è limitato il traffico del lungomare per togliere il vecchio spartitraffico.

Mezzi in movimento nel tratto di lungomare che inizia da Ognina

Giovedì 3 luglio: mezzi in movimento nel tratto di lungomare che inizia da Ognina

Nessuna comunicazione di nessun tipo e, quindi, i poveri automobilisti si sono trovati nei guai senza che potessero preventivamente scegliere un itinerario alternativo. Ma nessuno è perfetto ed a Catania, sebbene qualcuno pensi il contrario, si è meno perfetti che da altre parti. Per il resto è legittimo che un’amministrazione comunale decisa di rimuovere uno spartitraffico qualsiasi sia il motivo.
Il punto è che quei new jersey era stati collocati nell’ormai lontanissimo marzo 2004. «Si tratta di un intervento di carattere temporaneo – spiegò l’allora assessore Santo Castiglione – che, nell’attesa dell’inizio dei lavori di ristrutturazione e modifcia dell’asse viario e dell’intera zona, con l’abbattimento del ponte e del cavalcavia, servirà a limitare la possibilità di incidenti stradali. Con lo spartitraffico, infatti, non solo assicureremo una fluidità migliore al traffico ma impediremo sconfinamenti di corsia e inversioni a “U” che sono la causa dei sinistri, a volte anche gravissimi e mortali, che puntualmente funestano il nostro lungomare».
A Catania, come in Italia, non c’è nulla di definitivo quanto il provvisorio. Viale Alcide De Gasperi non è ancora stato completato ma lo spartitraffico è stato tolto nella fiduciosa speranza che gli automobilisti catanesi non superino il divieto di 30 chilometri allora (anche quando non c’è l’autovelox), non facciano sorpassi azzardati e spericolate inversioni a “U”.

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Domenica 6 luglio: 25.000 presenze secondo il comune di Catania

Messe a posto queste cose, domenica scorsa, come ogni prima domenica del mese, il lungomare è stato chiuso al traffico nonostante le proteste e le perplessità degli esercenti. Troppo caldo la mattina e quindi nessuno in giro. Pur sottolineando il grande successo l’amministrazione comunale (ha contato ben 25,000 presenze domenica al lungomare) ha preso atto della situazione ed ha annunciato che la prossima volta (il 3 agosto) gli orari cambieranno: dalle 16 alle 23.

«Se è una città europea che si vuole – dice il presidente della Fipe Confcommercio Dario Pistorio – e se l’intento è quello di fare fruire il lungomare dai catanesi, perché allora non si riduce la carreggiata, destinando la corsia lato mare ai pedoni, realizzando marciapiedi ampi che possano contenere persone, pista ciclabile e iniziative?».

Si tratta del vecchio progetto che prevedeva viale Alcide De Gasperi come arteria di scorrimento e il lungomare, ristretto e chiuso al traffico, come passeggiata a mare con tutti i servizi necessari per il divertimento, il benessere di cittadini e turisti. Forse ancora non si è compreso che le feste cittadine, diurne o notturne, inventate dal geniale e compianto Renato Nicolini, sono ormai superate nel metodo di allora e che se divertimento deve esserci (cosa anch’essa importante) è necessario coniugarlo anche con la necessità di abbinarlo al commercio e quindi all’economia della città.
Mat

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