Su iniziativa dell’Ente Parco dell’Etna e dell’Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica (AIAB), ha preso forma il “Bio-distretto etneo”, con il duplice obiettivo di sostenere e valorizzare le produzioni biologiche presenti nel territorio, ma anche di fare rete, oltre che tra e con gli produttori del settore, anche con associazioni, operatori turistici, aziende di trasformazione e consumatori che condividono il modello biologico di produzione e di consumo.
Secondo le intenzioni dell’AIAB, il “Bio-distretto etneo”, una volta messo a regime, dovrà essere in grado di svolgere un’azione divulgativa da realizzare in collaborazione con i comuni interessati, dovrà promuovere azioni informative e formative, rivolte ai produttori ai consumatori ed agli studenti, oltre che a tutti gli operatori economici del settore della trasformazione agricola e del turismo ed agli amministratori locali della zona. Il primo appuntamento si è tenuto domenica 27 luglio, nella sede dell’Ente Parco dell’Etna, in via del Convento 45, a Nicolosi. Nella stessa giornata, negli spazi esterni all’ex Monastero Benedettino, attuale sede dell’Ente, a cura dell’Associazione “a fera bio”, si è tenuto un mercatino di prodotti biologici che sarà replicato domenica 31 agosto e 28 settembre, dalle 18,30 alle 22,30.
«Spingere verso il consumo di cibi genuini e promuovere l’agricoltura biologica – ha dichiarato la presidente del Parco dell’Etna, Maria Mazzaglia – rappresenta un modo diretto per sostenerne le produzioni, ma anche per formare una cultura di tutela e di rispetto dell’ambiente, certamente utile all’economia dell’area in questione la quale, in attuazione a delle precise prescrizioni di legge, è sottoposta a una serie di disposizioni che ne garantiscono il regolare sviluppo».