Arte e natura al “Teatro di Paglia”. Domani “Mao, Blezebù e il Padreterno”, il 19 “Rèpitu d’amuri” e il 21 “Stidda lucenti china di biddizzi”

Una scena di Mao Belzebù e il Padreterno

Una scena di Mao Belzebù e il Padreterno

È una novità in assoluto il “Teatro di Paglia” realizzato all’interno del Parco Gioeni a Catania. Un struttura che è stata creata conciliando bioedilizia ed ecosostenibilità, leggerezza e resistenza, semplicità e sicurezza, economicità e resa, l’anfiteatro “deperibile” e temporaneo da 120 posti, nasce per ospitare spettacoli, concerti ed eventi culturali.
In questo scenario che riporta alla natura e alla tradizione, unendola ad arte e creatività, il “Centro Magma”, “La terra del sole” e “Terre forti” hanno approntato tre appuntamenti: si parte martedì 12 agosto alle 21 con “Mao, Belzebù e il Padreterno”, un “gioco teatrale” scritto da Nino Greco, che che gioca e ironizza con la storia e gli “ideali traditi”. Quelle “utopie” che hanno agitato masse e acceso rivoluzioni, finendo poi, però, con il divenire la negazione di esse stesse, dei principi cui si ispiravano. E così, per parlare del comunismo cinese, ecco la narrazione di ciò che è accaduto… dopo il trapasso di Mao. E più precisamente, della “strana lotta” accesasi tra il Padreterno e il Diavolo.

Lo spettacolo vede la partecipazione straordinaria del cantautore Gregorio Lui, raffinato musicista la cui più recente uscita è il cd “Cose di vento”, che vede la partecipazione di celebri strumentisti come Daniele Pidone e Dino Fiorenza. E proprio sul tema dell’invasione cinese del Tibet (è solo del luglio scorso la notizia del suicidio di protesta contro la repressione, del 24enne Thabke, monaco tibetano) Lui ha dedicato il brano “Comu ‘N Cantu Lentu” con un videoclip prodotto insieme all’associazione “Italia-Tibet”, visualizzabile nel video che trovate in allegato:

Il cartellone proseguirà il 19 agosto, con “Rèpitu d’amuri”. Si chiude giovedì 21 agosto con “Stidda lucenti china di biddizzi”. Un programma completo, che concilia divertimento e riflessione, musica e teatro, commedia e recital, all’insegna della Lingua Siciliana, che nei versi di Santo Calì, magistralmente incastonati nel copione scritto dall’applaudito regista e scenografo Salvo Nicotra, in “Repitu d’amuri” trova la propria espressione più autentica e viscerale. Non è da meno l’excursus pindarico sulla figura della donna e la bellezza femminile nella tradizione siciliana in “Stidda lucenti china di biddizzi”, intenso e divertente recital tra commedia, musica e poesia.

Uno sforzo organizzativo che la Sala Magma e quanti vi operano durante la stagione invernale ha fortemente voluto mettere in campo, sposando con convinzione l’idea di un “ritorno” alle origini, alla terra, alla natura. Per portare ad un pubblico sempre più ampio e sempre più consapevole il messaggio dell’ideale e virtuoso connubio fra arte ed ambiente, con la tradizione vista e vissuta in maniera intima e trasposta per gli spettatori del XXI secolo con la riscoperta di mezzi, strumenti e materiali “di base”. Come voce, braccia e balle di paglia, ed in locations che riconducono ai colori, agli odori, agli usi di tempi che furono e che molto possono darci ed insegnarci per farci vivere meglio la contemporaneità fatta di frenesia ed artificiosità.

L’inizio degli spettacoli è previsto per le ore 21, con biglietto d’ingresso fissato a 10€ (ridotto 5€ per over 65, studenti, gruppi). Sin dalle 17 sarà aperta un’apposita area ristoro / bar aperta a tutti i visitatori del Parco. L’accesso sarà possibile esclusivamente dall’ingresso del Parco di via del Bosco.

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