A Pozzillo l’amianto verrà rimosso. Il Consiglio di Giustizia amministrativa respinge l’appello della proprietà

AmiantoL’amianto che si trova ancora nell’ex stabilimento della Pozzillo ad Acireale non è stato rimosso per gli alti costi di smaltimento. La giustificazione era che finché le coperture fossero rimaste integre al loro posto non ci sarebbe stato nessun pericolo. Anzi, rimuovendole si sarebbe creata la polvere cancerogena. In realtà era tutto fermo a causa degli alti costi di smaltimento dell’amianto e della sua polvere. A quel punto il comune di Acireale aveva intimato alla proprietà di agire. Quest’ultima aveva fatto ricorso avverso.

A porre fine alla controversa questione è arrivata la decisione del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, che con l’ordinanza n.394/2014, ha respinto l’appello proposto dalla società proprietaria dello stabilimento sito a Pozzillo, destinataria della nota ordinanza di rimozione e smaltimento rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi.

Lo ha resto noto alcuni giorni fa l’assessore all’Ambiente e al Contenzioso del Comune di Acireale, Francesco Fichera. Il provvedimento del Cga, che conferma la precedente decisione assunta dal Tar di Catania, impone dunque alla proprietà dello stabilimento la rimozione dei rifiuti pericolosi e costituisce un ulteriore tassello nella direzione di risolvere una questione da tempo in discussione.

L’assessore Fichera ha precisato che «l’Amministrazione del Comune di Acireale, difesa nelle due fasi del giudizio dall’avvocatura comunale e segnatamente dall’avvocato Agata Senfett, provvederà a dare pronta esecuzione alla predetta ordinanza».
La vicenda, che si è protratta negli anni, sembra essersi finalmente avviata verso una soluzione positiva. Le soluzione adesso sono due: intimare l’immediata rimozione alla Sidoti Acque, proprietaria dello stabilimento, o, nel caso in cui dalla società non dovesse far nulla, procedere autonomamente per poi rivalersi delle spese in danno.

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