Dopo una lunghissima attesa è stata inaugurata questa mattina la nuova piazza Galatea. Un progetto iniziato dall’amministrazione Stancanelli che, dopo polemiche e lungaggini, è stato concluso da quella guidata da Enzo Bianco. E proprio il sindaco Bianco, accompagnato dagli assessori Licandro, Di Salvo e D’Agata, oltre che dal presidente del Consiglio comunale Francesca Raciti, e da una piccola folla di funzionari, tecnici e dipendenti comunali, ha tagliato il nastro della nuova struttura viaria.
L’obiettivo sarebbe quello di rendere più fluida la circolazione della zona. Non tutti però sono d’accordo sulla bontà della soluzione scelta ma sarà la ripresa della normale attività alla fine del periodo estivo a dare il giusto responso.
Ecco qualche dato tecnico. Secondo uno studio di viabilità eseguito dall’Ufficio Traffico Urbano, in forza delle tre corsie veicolari, meglio definite dalla segnaletica orizzontale, la grande rotatoria consentirà di far defluire il traffico nelle varie direzioni. L’aiuola-rotatoria, in cui non è previsto l’attraversamento pedonale proprio come stabilisce il codice stradale per le rotatorie, è lunga 72 metri e trasversalmente, nelle due parti arrotondate 25,50 metri, ha un salto di quota rispetto alla sede stradale di 18.00 centimetri. per definire un marciapiede largo 120 centimetri, separato dalla strada con un piano inclinato continuo in pietra lavica. All’interno della rotatoria sono state messe a dimora essenze arboree (pini, araucaria, ecc.) ed arbusti (mirto, viburno, ecc.) insieme ad un prato di festuca.Il polmone verde della piazza “occulta” anche un cavedio di aerazione della metropolitana.
I lavori, durati circa otto mesi per un costo complessivo di 350 mila euro, sono stati eseguiti dalla ditta aggiudicataria, Icomit s.r.l., progettista e R.u.p. Ugo Mirone.
All’interno della rotatoria è stata sistemata la scultura di Francesco Messina “Lo Stallone Ferito” che, da piazza Vittorio Emanuele, «ha trovato la collocazione ideale in mezzo al verde».
Si tratta della stessa statua che nel luglio 2002 balzò agli onori della cronaca perché le sue pudenda, dalla forma umana, furono censurate da un sciocco moralista con delle inopportune mutande di latta, perché ritenute offensive nei confronti della statua della Madonna del Carmelo che in occasione della festa sarebbe transitata dalla piazza.
«Non ci fermeremo qui- ha detto Bianco- completeremo anche i lavori dall’altra parte, dal lato del mare, che ripuliremo e dove vi sarà anche una zona di sgambettamento per i cani. Appena saremo nelle condizioni economiche per finire i lavori questa sarà una delle più belle piazze della città».