Favole e schermaglie amorose in dialetto siciliano in “Stidda lucenti china di biddizzi”

Letizia Tatiana Di Mauro, Antonella Rotondo e Carmelisa Puglisi

Letizia Tatiana Di Mauro, Antonella Rotondo e Carmelisa Puglisi

Prodotto dal “Centro Magma”, “Stidda lucenti china di biddizzi”, andato in scena nei giorni scorsi al Teatro di Paglia nel Parco Gioeni, è stato un emozionante excursus pindarico sulla figura della donna e della bellezza femminile nella tradizione siciliana. Le tre talentuose attrici Letizia Tatiana Di Mauro, Antonella Rotondo e Carmelisa Puglisi hanno incarnato passione, piacevolezza e avvenenza delle donne siciliane con la rotondità delle loro voci e la sinuosità dei loro corpi. Sulla in scena si è aggiunto Alfio Guzzetta, che ha curato anche la regia, che ha così riformato la popolare ed applaudita coppia con il cantautore Gregorio Lui in un connubio collaudato e sempre pregno di vibrazioni e sensazioni che il pubblico ha approvato e gradito.

“Stidda lucenti china di biddizzi” si è rivelato un intenso e divertente recital tra commedia, musica e poesia. Uno splendido percorso tra quelle tradizioni popolari che spesso vengono considerate cultura di secondo grado, mentre stanno alla base e costituiscono le radici di ogni espressione, sia essa popolare o colta.
Lo spettacolo ha permesso il coinvolgimento anche degli spettatori creando così un’osmosi atta a creare un dialogo reciproco e il rispolvero di colori persi nel tempo, ma che ritornano con il fascino di sempre.

Oggetto della rappresentazione sono infatti stati i curtigghiarii, le favole, le canzoni popolari, i rimbrotti o le schermaglie amorose. Tramite questo gioco si sono rivissuti espressioni e modi che oggi stanno scomparendo. A brani “classici” si sono affiancati testi “popolari” e sono state rivalutate alcune favole.
Particolare attenzione è stata data alle canzoni popolari siciliane proprio grazie alla partecipazione del cantautore Gregorio Lui (chitarra ed armonica).
“Stidda lucenti china di biddizzi” è stato uno splendido modo per stare insieme sorridendo e ricordando l’epoca dei nostri nonni, «quando nelle sere d’estate ci intrattenevano con storie, canzoni e saggezza».

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