Incontri al vertice per i trasporti catanesi, ma i lavori inizieranno a ottobre 2015

Una veduta sul Porto di Catania

Una veduta sul Porto di Catania

Giorni importanti per quel che riguarda i collegamenti per e da Catania. Il sindaco Enzo Bianco ha infatti avuto una serie di incontri aventi come tema principale quello dei trasporti. Il primo è stato quello con il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, e con l’assessore regionale al ramo, Nico Torrisi, che si è tenuto a margine dell’incontro svoltosi a Roma, nel Ministero per le infrastrutture, sul collegamento ferroviario Messina-Catania-Palermo.

«Ai rappresentanti delle ferrovie – ha detto Bianco – abbiamo ricordato la necessità di interrare la linea ferroviaria di Bicocca che attualmente impedisce l’allungamento della pista di Fontanarossa, che va portata dagli attuali 2.600 a 3.200 metri per permettere l’atterraggio di aerei di grandi dimensioni. Ai rappresentanti del Ministero, compreso il capo del settore grandi opere, Ercole Incalza, abbiamo ricordato l’impegno a finanziare quest’opera così importante per lo sviluppo della Sicilia».

LINEE ALITALIA E SISTEMA PORTUALE

Bianco ha riferito anche di aver discusso con Lupi sulla decisione di Alitalia di abbandonare le tratte per il nord.
«Il Ministro – ha detto il sindaco di Catania – cercherà di spiegare ad Alitalia come abbandonare quelle rotte rappresenti un errore clamoroso, ma ci ha rassicurati sul fatto che le tratte rimarranno sul mercato e che dunque, essendo molto appetibili, potranno essere presto coperte da altre compagnie».
A margine dell’incontro si è discusso anche, con Bianco, Torrisi e Orlando, del sistema portuale siciliano.
«Si va verso un sistema con un’autorità portuale a Palermo – ha aggiunto il sindaco di Catania -, una che raggruppa i porti del Distretto della Sicilia sudorientale (Catania, Augusta, Siracusa, Pozzallo) e una a Messina per l’area dello Stretto anche calabrese».
Per quel che riguarda le ferrovie, per la Messina-Catania-Palermo la partenza lavori sarà entro ottobre 2015.

Altro punto importante e che nessuna modifica verrà apportata alla linea ferroviaria sotterranea che attraverserà Catania.
Dice ancora Bianco: «Ho ricevuto, con il pieno sostegno dell’assessore Torrisi, precise assicurazioni sul fatto che nessuno ha intenzione di intervenire nuovamente sul tracciato già definito per l’attraversamento sotterraneo di Catania».
Alla riunione, presieduta dal Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, erano presenti, oltre a Bianco, il sottosegretario alle politiche agricole Giuseppe Castiglione, l’assessore regionale ai trasporti Nico Torrisi, il sindaci di Palermo Leoluca Orlando, di Caltanissetta Giovanni Ruvolo e di Enna Paolo Garofalo, un assessore di Messina ed Ercole Incalza, capo della struttura del ministero che si occupa delle grandi opere. Per le Ferrovie dello Stato era presente l’amministratore delegato Michele Mario Elia, che è stato nominato commissario per la realizzazione dell’opera. Presenti anche gli ad di Italfer Matteo Maria Triglia e di Rfi Maurizio Gentile.

L’INIZIO DEI LAVORI È PREVISTO PER OTTOBRE 2015

Nel corso della riunione è stato deciso di far partire l’opera complessiva entro il primo di ottobre del 2015. Ci sarà dunque un anno di tempo per sciogliere i nodi ancora esistenti.
«Da questa e da altre opere strategiche – ha sottolineato Bianco – dipende in larga parte lo sviluppo della Sicilia. E se alle buone intenzioni seguiranno comportamenti concreti, potremo dirci pienamente soddisfatti. C’è stata grande sintonia con l’assessore Torrisi e con gli altri sindaci. In particolare ho appoggiato la battaglia di quelli di Enna e Caltanissetta che non vogliono la mega galleria che taglierebbe fuori le due città».
Tornando al tracciato già definito per l’attraversamento di Catania sia il sindaco Bianco, sia l’assessore Torrisi hanno chiesto di accelerare i tempi progettazione e di mandare al più presto in gara l’opera.

Comune e Regione avevano ottenuto nei mesi scorsi, nel corso di una conferenza di servizi, di cambiare il percorso del raddoppio ferroviario Zurria- Acquicella che, così come progettato da Rfi, era particolarmente invasivo sull’impianto architettonico e monumentale della città, con l’abbattimento di edifici storici e un’impennata dell’inquinamento acustico.

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