Abusivo l’aeroporto di Comiso? Una sentenza del Tar ne minaccia la chiusura, intanto viene inserito tra quelli di interesse nazionale

Aeroporto di Comiso

Aeroporto di Comiso

Dopo tante lotte, una sentenza del Tar rischia di fare chiudere definitivamente l’aeroporto di Comiso. Infatti, il Tar ha intimato al comune di Comiso, proprietario dell’aerostazione intitolata a Pio La Torre, di pagare quasi 10 milioni di euro in cambio di tutte le necessarie concessioni e per l’acquisizione dell’area e delle strutture. La denunzia è partita nel 2009 da parte del ministero della Difesa e dell’Aeronautica Militare. L’avvocatura dello Stato ha proceduto celermente mentre pare che il comune ragusano non abbia fatto alcuna opposizione. Adesso quei soldi vanno sborsati ma l’ente non li ha. Il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta è subito intervenuto.

«L’aeroporto di Comiso non chiuderà, anzi il mio progetto è quello di rilanciarlo e farlo diventare uno dei più importanti d’Italia» ha affermato in una nota. «Siamo già intervenuti su Montalbano, da anni interveniamo su Ragusa Ibla, abbiamo voluto fortemente – ha aggiunto Crocetta – che aprisse l’aeroporto di Comiso. Abbiamo sbloccato gli appalti per le principali arterie, per le ferrovie, manifestando un interesse senza precedenti nei confronti della provincia di Ragusa. Per il mio governo, Comiso è un’aerostazione centrale per lo sviluppo della Sicilia sud orientale. Una parte della Sicilia che negli anni non ha avuto l’attenzione necessaria e che svolge un ruolo importantissimo per lo sviluppo economico dell’isola attraverso le potenzialità enormi di turismo, agricoltura e le attività marinare».

«Nessuno pensi che Comiso possa essere abbandonata. Comiso dev’essere potenziata. I dati lusinghieri che sono stati raggiunti, l’incremento mensile dei voli, ne fanno una struttura economica di grandissimo livello. Siamo pronti a intervenire come Regione con la prossima finanziaria, – ha detto ancora il presidente della Regione – ma chiediamo anche che lo Stato faccia fino in fondo la sua parte. Non si capisce perché, mentre in tutti gli aeroporti italiani i costi per controllori di volo vengono sostenuti dallo Stato, in Sicilia dovrebbero essere a carico della società aeroportuale».

«È venuto il momento – ha concluso Crocetta – che una parte dello Stato riveda i suoi comportamenti nei confronti della Sicilia. Abbiamo sostenuto con le risorse della Regione e continueremo a sostenere l’aeroporto di Comiso, ma non possiamo permettere che lo Stato sia assente. Mi sono già messo in contatto con il Ministro dei Trasporti, Lupi, per affrontare i problemi di Comiso e Trapani, dicendo con chiarezza che due strutture così importanti non possono essere ignorate e che è venuto il momento di cambiare verso».

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La Soaco, la società di gestione dell’aeroporto “Pio La Torre” annuncia intanto che in aeroporto saranno girati alcuni momenti della nuova serie dello sceneggiato televisivo Rai incentrato sulla figura letteraria del commissario Montalbano dello scrittore Andrea Camilleri. il presidente della Soaco, Rosario Dibennardo, e l’amministratore delegato, Enzo Taverniti, hanno tenuto a sottolineare «di aver elaborato la forma del proprio contributo a una fiction che sicuramente ha dato e sta dando molto al territorio ibleo, sia in termini di popolarità sia economici.

«La società ha infatti ritenuto opportuno non richiedere alcun pagamento né per l’atterraggio e il decollo di aerei di aviazione generale con a bordo maestranze e/o attrezzature per la produzione tv, né per l’eventuale utilizzo dello scalo quale ambientazione di scene».

Nella sua qualità di presidente del Comitato strategico del Distretto turistico degli Iblei, il sindaco di Comiso, Filippo Spataro, ha dal canto suo espresso il proprio plauso per l’iniziativa Soaco, evidenziando come «una fiction quale quella di Montalbano stia offrendo alla nostra area tante e tali ricadute positive da rendere doveroso attivarsi in ogni modo per supportarla. Ben vengano, quindi, iniziative come quella del management del nostro scalo, che certo sta dando un contributo sensibile alla sua produzione».
Montalbano, anche grazie all’intervento della Regione, rimarrà in Sicilia ed anche a Comiso.
Gli aerei ancora non si sa. Anche perché proprio in questi giorni, dopo AirOne, anche Meridiana ha annunciato il parziale abbandono dello scalo di Fontanarossa. Da ottobre non ci saranno più i voli per Verona, Bologna, Roma e Torino; rimarranno solo quelli per Napoli e Milano.

COMISO TRA GLI AEROPORTI DI INTERESSE NAZIONALE

Sono 11 gli scali strategici italiani (tra cui Catania e Palermo) e 26 quelli di interesse nazionale (tra cui Comiso) nel nuovo piano degli aeroporti predisposto dal ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, e adottato dal Consiglio dei ministri. Viene quindi sancito il ruolo di rilievo dei due scali della Sicilia orientale, a riprova della loro importanza per lo sviluppo della Sicilia, dell’aerea iblea e del Distretto Sud Est.

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