Lola, la passione oltre la disabilità. Ecco come è nato un rosso dell’Etna doc a Sant’Alfio

Il logo della "Lola"

Il logo della “Lola”

Sono tante le associazioni che si occupano di disabilità. Ma l’associazione “Lola” di Sant’Alfio ha forse un “quid” in più rispetto a tante di esse perché non si occupa solo ed esclusivamente di disabilità, come ha ben spiegato il presidente Salvatore Buccheri: «Noi vogliamo essenzialmente essere un presidio per la difesa dei diritti civili di tutti i cittadini». Un impegno condiviso dai tantissimi soci e dall’amministrazione comunale di Sant’Alfio, retta dal sindaco Giuseppe Maria Nicotra, che ha concesso i locali di piazza.

Il vino Etna rosso prodotto da "Lola"

Il vino Etna rosso prodotto da “Lola”

«Il Comune ce li ha concessi in comodato d’uso gratuito – spiega orgogliosamente il presidente Buccheri – ma noi li abbiamo ripuliti, rimessi a nuovo e arredati».
«Ritengo fondamentale per un comune libero – ha detto il sindaco – sostenere chi ha intenzione di rimuovere le barriere architettoniche e non solo quelle».

L’acronimo di LOLA è “Libertà Oltre i Limiti e le Apparenze”. Chiaro significato di andare ben al di là della disabilità fisica e puntare alla libertà di ogni individuo.
Tante le iniziative messe in atto in questi mesi. Tra esse va senza dubbio segnalata la produzione di un ottimo vino, un rosso dell’Etna, che è stato chiamato “Rosso Lola”. Un vino prodotto dall’azienda agricola “Mosè” di Sant’Alfio, a 680 metri sul livello del mare, con un’esposizione a est-sud-ovest ottimale per la viticultura. “Rosso LOLA” è un vino DOC che raggiunge il suo livello ottimale dopo un anno di invecchiamento. Un piacere doppio, dunque: poter assaporare un ottimo vino e contribuire alla vita e all’attività di una buona associazione.
G.I.

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