Cento milioni per l’e-commerce: finanziamenti a fondo perduto del 50%

E-commerceLe imprese che vogliono investire in nuove tecnologie legate al mondo del web e delle nuove tecnologie a breve avranno la possibilità di accedere ad un contributo a fondo perduto del 50% per un massimo di contributo (voucher) di 10.000 euro. Pertanto un progetto di 20 mila euro è coperto per il 50% dal Ministero e per la restante parte dall’impresa con capitale proprio o di terzi.
Il provvedimento recentemente firmato dal ministero all’Economia e dal ministero dello sviluppo economico consente a micro, piccole e medie imprese di ottenere voucher fino a 10 mila euro a impresa, per l’acquisto di software, hardware o servizi che consentano, per esempio, l’e-commerce e la connettività a banda larga. Il voucher punta a favorire l’informatizzazione dei processi aziendali e l’ammodernamento tecnologico delle imprese.

Ma non sarà a copertura totale: il contributo potrà coprire al massimo fino al 50% delle spese considerate ammissibili. Le domande dovranno essere inoltrate on line, attraverso il sito www.mise.gov.it, utilizzando modelli, modalità e un intervallo di tempo che  il Ministero allo Sviluppo economico definirà con un prossimo provvedimento. Un decreto dirigenziale che indicherà anche la distribuzione delle risorse per regione.

La “digitalizzazione” e “l’ammodernamento tecnologico” dei processi aziendali rientrano infatti tra gli obiettivi del Decreto Destinazione Italia del dicembre 2013, nell’ambito del quale è stato emanato il primo provvedimento attuativo da parte del dicastero.

Lo stanziamento complessivo dovrebbe essere di 100 milioni di euro, come indicato dal Destinazione Italia. La conferma deve arrivare dal Ministero delle Finanze.
E-commerce, Adsl saltellitare, piattaforme di Business Management, software di CRM, sviluppo di soluzioni B2B. gestione rapporti con i clienti, applicazioni per smartphone e tablet.
La domanda di partecipazione andrà inviata online tramite indirizzo di posta elettronica con firma digitale del rappresentante legale dell’azienda. Il Ministero dello Sviluppo economico. Sicuramente andrà presentato un minimo di business plan.

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