Diciamo che in qualche modo il pallone di Maggioloti è entrato in porta e che i granata non avevano bisogno d’altro che di questo: che la San Pio cadesse al suolo sconfitta e i tre punti finissero ammonticchiati insieme al resto del bottino conquistato. Adesso i punti per l’Acireale sono otto e la classifica è cortissima, come si asserisce in questi casi. Ricordiamo anche che i siracusani, così come i milazzesi, distano appena tre lunghezze. E lo Scordia, prossimo avversario, dove si trova?
Ebbene i terribili ragazzi di mister Serafino, quasi di soppiatto, hanno affrontato sinora una scalata che ha permesso loro di guardare tutti dall’alto in basso. Se da un lato mister Ricca può contare sull’attacco meno prolifico del campionato, dall’altro i futuri ospitanti segnano due gol a partita di media. Quest’ultimi, al contempo, hanno subìto sempre gol tranne che in una circostanza: due settimane fa in casa contro il Modica. È sempre più chiaro come ci si stia avviando verso una sfida tra squadre dalle attitudini opposte. Per l’Acireale trovare una strategia efficace non sarà facile, in quanto lo Scordia è andato in rete fino a qui con ben otto marcatori diversi, stabilendo un piccolo record in categoria: nessuno è riuscito a fare meglio da questo punto di vista.
Ogni grande stagione nasconde almeno una cosiddetta ‘partita della svolta’ e chissà se l’impresa che serve per diventare grandi non possa coincidere con l’atto di espugnare il Comunale Aldo Binanti. E questo riguarda il girone B di Eccellenza. Le altre acesi coinvolte nei campionati regionali non stanno andando benissimo. In Promozione il Real Aci ha perso la sua seconda partita consecutiva ed è sprofondato leggermente al di sotto del mezzo della classifica. Le cattive notizie non si fermano qui: il tre a zero incassato contro il Pistunina non potrà essere vendicato certo contro un avversario qualsiasi. In casa il club del Presidente Scuderi riceverà la Jonica, vale a dire la capolista incontrastata del girone C.
La situazione necessiterebbe di una buona impresa visto che squadre come l’Aci Sant’Antonio, più indietro lungo il tragitto, stanno rinsavendo. Il cinque a due rifilato all’Aci San Filippo a domicilio ha permesso al gruppo gestito da Lucio Tosto di ricapitolare, di immagazzinare nuove energie mentali insieme ad una rinnovata fiducia. Il San Filippo del Mela casca proprio a fagiolo, come si suol dire. I prossimi avversari sono assolutamente alla portata di una formazione che ha con sollievo ritrovato Saccullo, autore di una tripletta nel derby con i biancorossi.
Quest’ultimi, belli ma troppo indisciplinati e disattenti, rimangono bassi e, vista la quantità industriale di gol subiti, farebbero bene a interpretare i numeri maturati sinora come reali campanelli d’allarme: il fantasma della retrocessione non guarda in faccia a nessuno.
Mario Cardone