
Folla di gente stamattina per il Lungomare Unito di Aci Castello e anche tante bici che però non erano ammesse
La mise autunnale era decisamente sconsigliata stamattina e non perché erano tanti i “temerari” che prendevano il sole in costume o facevano un bagno in piscina, ma perché il sole picchiava più che mai sul Lungomare Scardamiano di Aci Castello che da stamattina – e fino al 30 aprile – è collegato a quello di Aci Trezza. Un percorso che attraversa l’area privata del lido Dei Ciclopi ed è dedicato esclusivamente a chi passeggia a piedi e che ha buone gambe, visto che già l’accesso da Aci Castello avviene tramite 17 gradini. Ma altre scale si incontrano lungo il percorso durante il quale, tra l’altro, non è permessa la sosta. Quindi niente biciclette, niente cani, niente carrozzine per disabili e se proprio volete percorrerlo con il passeggino, in cui sta dormendo vostro figlio di tre mesi, fate in modo di avere a portata di mano almeno vostro marito.
In compenso il passaggio attraverso il Lido prevede un paesaggio suggestivo tra alberi, piante e fiori di ogni genere. Dalle cycas alle ninfee passando da una carinissima fontanella dell’acqua con i mosaici blu della quale, però, non sappiamo se è concesso l’utilizzo solo ai clienti del lido o a tutto il mondo creato a passeggio. Ecco perché, seppur bellissima, la passeggiata non consente di vedere il mare per quasi tutti i 400 metri che vi restituiranno la vista delle onde che si infrangono sui massi in pietra lavica.
- Sul Lungomare Scardamiano un piccolo cartello nuovo ma non tanto visibile indica l’ingresso per il passaggio pedonale
- Questo è l’unico tratto della passeggiata da cui si vede il mare
- Si passa dal parcheggio del lido…
- Dopo il parcheggio si entra dentro il Lido
- Lungo il cammino altre scale
- Lungo il percorso cartelli e segnali di delimitazione per le aree non accessibili
- Si passa attraverso l’area bar
- Il laghetto con le ninfee
- La fontanella dell’acqua
- Una vegetazione rigogliosa accompagna i passi e gli occhi
- Il sindaco di Aci Castello Filippo Drago con alcuni residenti
«È un primo passo – ha commentato il sindaco Filippo Drago -. Quando le istituzioni non litigano il risultato è libertà e democrazia. I nostri concittadini non vogliono chiudere il lido e il lido dal canto suo ci ha consentito il passaggio e per questo dobbiamo ringraziarli. Ovviamente l’obiettivo rimane quello di garantire un passaggio stabile mantenendo fermi gli stessi valori. E il collegamento del lido è stabile e rimarrà aperto fino al 30 aprile con gli stessi orari. Dalle 9 alle 16.
«Il progetto per realizzare il “ponte” c’è – continua Drago – e lo metteremo all’attenzione di tutti gli enti per le approvazioni preventive necessarie».
L’ultimo tratto che dal lido conduce al parcheggio di Aci Trezza è molto accidentato…
«Questo tratto – continua Drago – dovrà essere finanziato con un progetto esecutivo di rinaturalizzazione. Via via andremo a migliorare tutto».
Intanto il vecchio progetto che prevedeva la realizzazione di un ponte-passerella diretto tra i due borghi al momento non sembra realizzabile, anche perché bisognerebbe eliminare, o utilizzare, i solarium del lido che da quest’anno rimarranno montati anche durante il periodo invernale. Una possibilità che hanno messo in pratica anche altri due lidi che ricadono nel territorio castellese.
- Il sindaco di Aci Castello Filippo Drago con alcuni residenti
- Il cartello italiano-inglese posto all’inizio della passeggiata da Aci Castello
- Un po’ disconnesso il tratto finale della passeggiata che dal Lido porta ad Aci Trezza
- L’uscita su Aci Trezza
- Io non posso entrare… ad Aci Trezza una bicicletta sconsolata guarda il mare
- Il mare sugli scogli di Aci Trezza alla fine del percorso
- Vigili urbani e cittadini alla fine del percorso. Lato Aci Trezza
- La fine del Lungomare Scardamiano da cui dovrebbe partire (in un possibile futuro) il ponticello per raggiungere Aci Trezza
In ogni caso fino a ieri non c’era modo di passare da Aci Castello ad Aci Trezza, mentre da oggi c’è, pur con le limitazioni previste dai cartelli esposti in doppia lingua lungo il tragitto: italiano e inglese. Certo l’inglese utilizzato è molto maccheronico e con diversi errori sia nella costruzione delle frasi sia nell’ortografia – ci confessa un amico inglese – ma il significato arriverà ai destinatari… pur con qualche sorriso.
E allora buona passeggiata a tutti e non dimenticate… scarpe comode!
Monica Adorno