Due fate, una fava, una pietra e l’edera… domani passeggiata sul Sentiero delle Fate

Fata-dell'acquaFicarazzi – Via San Gregorio 69 si trova poco sopra la Chiesa ed è da qui che inizia una strada vecchia di 150 anni che collega Ficarazzi a San Gregorio e che si trova a metà di una riserva. La zona A su San Gregorio, la zona B nella zona nord di Ficarazzi e quindi nel territorio di Aci Castello. Il Sentiero delle Fate si trova proprio in questa zona B protetta da ben tre vincoli: il Sic che la identifica come sito di interesse comunitario, la riserva Immacolatelle e quello di “bosco” che le ha imposto la Regione Sicilia nel 2008 dopo aver verificato che il microclima particolare di questo tratto da vita a una serie di piante ed erbe che proprio lì nascono e crescono.
Se non bastassero i tre vincoli a rendere unica questa strada una leggenda contribuisce e facilita questa unicità rendendola addirittura fatata.

Siamo in periodo di guerra, ci racconta l’assessore Salvo Danubio, e in questa strada vivevano tre fratelli, un maschio e due femmine. Le due donne erano bellissime e la gelosia del fratello le teneva segregate da tutto e tutti permettendo loro di uscire da casa solo con le tenebre. La notte era il loro mondo, la loro libertà. E in questa libertà andare a prendere l’acqua era uno svago e un diletto che conduceva le due sorelle in una passeggiata sui campi coltivati da un contadino a fave o patate. Del resto in casa qualcosa serve sempre e loro in quel campo facevano la spesa.

Al contadino però i conti non tornavano: una mattina contava e in quella appresso gli mancava. Una, due, tre volte. Raccontava agli amici e ricontava. Ma nulla. Un bel giorno la curiosità lo sfidò e lui mise da parte il sonno e si nascose dietro un cespuglio aspettando la notte. Non appena sentì i passi uscì dal nascondiglio per sorprendere i ladruncoli: le due donne scapparono ma fu lui a rimaner sorpreso e di sale.
L’indomani incontrando gli amici non riusciva neanche a parlare, a stento farfugliava due parole: “Due Fate” ripeteva. E loro lo guardavano stupiti e gli chiedevano ancora “chi ti ruba le fave?”. E lui ancora rispondeva “Due Fate, due fate!” ancora estasiato dall’incredibile bellezza delle due donne e non dai loro poteri magici. Le voci hanno fatto il resto…

Locandina-Grotta-delle-FaEcco perché quello è il Sentiero delle Fate ed è grazie a una strana coincidenza della Natura se questa strada e il bosco e il rivolo d’acqua sono riusciti a salvarsi dalla cementificazione selvaggia. Una pietra ne ha protetto l’ingresso e una pianta molto simile all’edera (Vitis quinquefolia detta comunemente “Vite a cinque foglie”), che in autunno si colora di rosso, travestendosi da tenda ha nascosto e protetto il macigno regalando a noi una magia rinnovabile.

Grazie a due fate, una fava, una pietra e qualche foglia ben colorata quel Sentiero è ancora lì e si può percorrere anche in compagnia di una guida. Questa domenica, se volete. L’appuntamento è per le 10.30 in piazza Padre Pio a Ficarazzi. Costa solo 3 euro.
Monica Adorno

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