Alla presentazione della bibbia dei cinefili si parla di Sicilia… ma sullo schermo tira solo la mafia

Luisa Morandini

Luisa Morandini

Catania – Una presentazione istituzionale per un dizionario che è un’istituzione. Eppure la sala del Palazzo della Cultura era quasi vuota a dispetto delle presenze preannunciate. Il sindaco di Catania Enzo Bianco, il regista Pasquale Scimeca e l’autore Morando Morandini non erano presenti. C’erano invece Luisa Morandini la coautrice del dizionario, l’assessore alla Cultura Orazio Licandro, il vice presidente dell’Ars Antonio Venturino che ha doppiamente voluto questa presentazione, a Catania e a Palermo. Alessandro De Filippo, docente di Storia del Cinema e Giuseppe Idonea, il responsabile delle pubbliche relazioni della Sicilia Film Commission che ha sentito di dover specificare che quel volume alto e corposo non può essere usato per bilanciare un tavolo traballante. A moderare tutti la giornalista Maria Lombardo. E poi le due attrici in sala, Donatella Finocchiaro e Mita Medici, che hanno regalato sorrisi e disponibilità ai presenti e il loro viso ad alcune copertine tra le 15 che formano la storia del dizionario dei film e delle serie tv edito dalla Zanichelli.

Con quattro stelle e il posto in copertina quest’anno “Il Morandini” ha incoronato in copertina “Le Meraviglie”. L’affresco contadino, dipinto su pellicola da Alice Rohrwacher, risulta uno dei migliori film della passata stagione: “Riflessione sul nostro vivere contemporaneo, sui valori che vengono trasmessi, sulla fascinazione dell’apparenza. Alice racconta la storia con una sensibilità poetica che rende il film molto personale”, scrivono gli autori della “bibbia” dei cinefili.

La copertina de Il Morandini

La copertina de Il Morandini

Qual è l’evoluzione de Il Morandini dalla scorsa edizione a quella attuale?
“Sono state raddoppiate le serie tv – ci dice Luisa Morandini – è stato dato più spazio ai cortometraggi e creato il premio ai cortometraggi. E il film che vincerà, oltre al premio in denaro, vincerà anche l’uscita nelle sale. Un riconoscimento ben più alto dei soldi quello offerto da “Corti d’autore” che avrà come presidente di giuria Ferzan Ozpetek”.
La Sicilia al cinema o in tv è sempre quella della mafia.
“La Sicilia che io ho visto – commenta la Morandini – la trovo diversa da come viene ritratta al cinema. Ma la Mafia vende e come in tutte le cose sono i fatti negativi quelli che fanno notizia: la mala sanità e non la buona sanità. Purtroppo questi ultimi 25 anni di politica – continua Luisa Morandini – ci hanno portato a un drammatico e riprovevole appiattimento culturale. Anche della televisione di Stato. Posso dire però che da qualche anno sembra esserci una rinascita sia del cinema sia dei ragazzi. Al festival del cinema di Venezia ho visto tanti film belli. Come quello su Leopardi che sta avendo un successo insperato soprattutto tra i ragazzi. E vedo tanti ragazzi interessarsi alla politica con attenzione e partecipazione. E allora porto avanti una proposta: a Natale regalate un libro!”.
Amazon ha proposto un abbonamento a 10 euro al mese per leggere tutto quello che vuoi…
“Forse perché gli e-book non hanno avuto il successo sperato. Di contro l’importante è leggere anche se leggere un libro su un kindle non è come leggerlo sulla carta. Ma per chi viaggia e ha il limite dei 20 chili di bagaglio i kindle tornano utili”.

La presentazione del Morandini a Palazzo della Cultura di Catania

La presentazione del Morandini a Palazzo della Cultura di Catania

Può fare un paragone tra la situazione culturale italiana e quella degli altri paesi europei?
“Non posso farlo con l’Europa perché il mio lavoro mi porta in Paesi più vicini al terzo mondo. Lavoro molto a Cuba ad esempio dal 1982. Lì ho presentato un progetto per i bambini che è stato approvato in 24ore dalla provincia di Santiago.
Non me l’aspettavo. Una specie di corso di cinema intesa come arte. Ho portato dei film e insieme a un docente di storia dell’arte li facciamo a vedere ai bambini e poi realizziamo anche dei corti. L’ho riproposto anche a Cuba.
“Riguardo alla Francia forse sta migliorando però io vedo ciò che la distribuzione permette di vedere. Tranne se si utilizzano mezzi non legali”.
Monica Adorno

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