Gilberto Idonea celebra Accursio Di Leo riportando in scena il teatro di Pirandello

Gilberto Idonea attore e regista della commedia di Pirandello Liolà

Gilberto Idonea attore e regista della commedia di Pirandello Liolà

Il grande teatro di Pirandello torna in scena al Metropolitan grazie all’opera di Gilberto Idonea. La scelta è ricaduta su “Liolà”, e non a caso, un’opera fondamentale che lega il regista al suo indimenticato maestro Accursio Di Leo.
“Ho scoperto questo testo grazie al regista Accursio Di Leo, è stato lui a far nascere il Teatro Stabile a Catania e a Palermo.
Poi, come spesso succede, dopo aver fatto parte di una grande accademia a Roma, decise di lasciare il teatro dei professionisti sovvenzionati e cercò dei giovani da avviare al teatro, per farglielo amare come lo amava lui. Lo conobbi nel 1970, partecipando a un suo spettacolo che arrivò fino in America, e poi partecipai ad alcuni tra gli spettacoli più belli che ho mai fatto, tra cui Liolà”.
Un sodalizio durato anni con la persona alla quale il regista si sente maggiormente debitore: “La cosa che mi insegnò maggiormente fu quella di leggere quel che si nasconde tra le righe di un testo… perché spesso, leggendolo in maniera superficiale o solo una volta, si perde o non si avverte la bellezza e il messaggio”.
Idonea è talmente affezionato all’opera che si mostra critico verso alcune sue rivisitazioni in cui la lettura dei personaggi fu spesso banalizzata: “Ci fu una riproposizione dello spettacolo in cui si faceva del protagonista Liolà una sorta di maniaco, ma egli è tutt’altro che un maniaco, è un uomo che a suo modo porta la giustizia là dove è stata commessa un’ingiustizia.

E poiché, per riparare a quell’ingiustizia, c’è bisogno dello strumento sessuale ecco che lo utilizza. Non sopporto nemmeno il fatto che spesso si utilizzi la figura della Zia Croce come personaggio comico, Pirandello la chiamò così proprio perché il suo personaggio portava effettivamente un grosso fardello addosso, ovvero quello di avere, negli anni ’30 e nel pieno della campagna agrigentina, una figlia incinta.
Era la più grande disgrazia che potesse capitare all’epoca, per cui ho costruito questo personaggio ispirandomi alla tragicità classica”.
Un lavoro certosino e di profonda conoscenza quello di Idonea che continua a tenere viva la grande tradizione del teatro siciliano nel mondo.
Marco Salanitri

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