Turismo Catania. Aprono le Terme Achilliane tra illuminazione a led, app, archeologia immersiva e polemiche. Ma il progetto di chi è?

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L’inaugurazione delle Terme Achilliane, al centro il sindaco

Catania – Nuova luce alle Terme Achilliane. È proprio il caso di dirlo, visto che la nuova illuminazione a led accesa ieri permetterà di ammirare uno dei più interessanti siti romani del capoluogo etneo. Ieri mattina l’inaugurazione, con il sindaco Enzo Bianco, il presidente del Cnr Luigi Nicolais, la sovrintendente Filvia Caffo e il direttore dell’Ibam Daniele Malfitana, per presentare alla città non solo l’illuminazione ma anche la nuova app (in italiano e inglese) studiata per sistemi Ios e Android, e scaricabile sia da google play sia dal sito www.cataniaarcheologica.it.

La struttura dell’impianto termale, che si snoda proprio sotto il Duomo, fu costruita nel II secolo d.C. ed è ancora ben conservata. Venne scoperta nel XVI secolo e messa in luce nel 1767 da Ignazio Paternò Castello Principe di Biscari. Adesso è stata dotata di un nuovo sistema d’illuminazione a basso impatto ambientale sviluppato con tecnologie led di ultima generazione. La nuova illuminazione, curata e diretta da Marzia Paladino con la collaborazione del team di ricercatori e tecnici dell’Ibam, è stata inserita fra gli eventi dell’International Year of Light and Light-based Technologies 2015, un’iniziativa sostenuta dall’Unesco.

Tramite la app è possibile godere di una visita che gli addetti ai lavori chiamano “immersiva” per la bellezza del filmato e per la capacità di sentirsi parte integrante del sito che si sta visitando tramite la piattaforma multimediale, consentendo di esplorarne ogni angolo. Un progetto, questo, frutto della collaborazione tra il Comune e il Cnr al quale però si stanno associando la Soprintendenza, con la Regione, l’Università, l’Orto Botanico e ovviamente l’Arcidiocesi che ha già aderito all’iniziativa. Sinergie che dovrebbero confluire tutte nei percorsi offerti dalla Catania Card presentata pochi giorni fa e disponibile dal 9 febbraio con un costo che parte da € 12,50 al giorno a persona. Un’attivazione che purtroppo arriva proprio alla fine delle celebrazioni agatine.

A realizzare il progetto è stato un team multidisciplinare di archeologi, informatici e fotografi e il progetto di visita immersiva è stato illustrato da Danilo Pavone e Alessio Iabichella. Il costo complessivo dell’operazione è stato di poco meno di 40.000 euro, risorse previste all’interno del Pon DICeT LivingLab Di Cultura e Tecnologia Smart Cities and Communities and Social Innovation finalizzato alla valorizzazione del patrimonio culturale della città di Catania.

MA IL PROGETTO DI CHI È?

Un patrimonio di cui l’amministrazione Bianco rivendica la paternità affermando che inseguiva questo sogno e progetto sin dalla prima sindacatura di Enzo Bianco e che invece l’ing. Giacomo Guglielmo, collaboratore dell’amministrazione Stancanelli dal 2009 al 2013, precisa come progetto proprio con la seguente dichiarazione:

«Leggo con piacere che il progetto “DiCeT – il Miglio Rosso – LivingLab di Cultura e Tecnologia Tecnologie e metodi innovativi per la fruizione di contenuti culturali e la promozione dei territori”, presentato nell’ambito del programma PON SMART CITIES dal comune di Catania nel 2012 durante l’Ammnistrazione Stancanelli, prosegue con lo step della illuminazione delle terme Achilleane. Il progetto fu individuato da me unitamente al servizio politiche comunitarie del Comune, realizzato grazie alla partnership del Comune con il CNR diretto dal professor Malfitama, con cui ho avuto il piacere di operare per la presentazione del progetto e vedere insieme il suo successo con il finanziamento dello stesso con la pubblicazione del decreto del MIUR il 28 settembre 2012, così come per gli altri progetti SMART CITIES PRISMA per l’informatizzazione dei processi amministrativi del Comune ed ilprogetto SINERGRID per la Energy Grid. Spero che anche gli altri progetti, come i PISU di Catania Città Metropolitana, il Piano Città per la riqualificazione del palazzo di cemento e la spina verde di viale Moncada, il PGTU ed il sistema delle altre linee BRT proseguano il loro cammino come in questo caso. L’ammontare totale dei progetti finanziati durante l’amministrazione Stancanelli, e oggi a disposizione del Comune di Catania, è di circa 300 milioni di euro. In particolare i tre progetti suddetti prevedono finanziamenti per circa 60 milioni di euro per il distretto tecnologico catanese, ai quali aggiungere ulteriori investimenti privati».

Monica Adorno

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