Viabilità via D’Annunzio. Confcommercio: «A Catania regime dittatoriale?»

La rotonda naturale: via D'Annunzio angolo Corso delle Province

La rotonda naturale: via D’Annunzio angolo Corso delle Province

Viabilità via D’Annunzio: dopo due mesi di sperimentazione promessi, quattro mesi di sperimentazione pratica, una rivolta dei commercianti, un mese di ripristino della normalità viaria durante le festività natalizie e quindici giorni di ritorno alla “sperimentazione”, Confcommercio Catania ha organizzato un incontro con i commercianti della zona. Il tema all’ordine del giorno era quello di valutare la situazione commerciale dopo il ripristino, avvenuto lo scorso 5 gennaio, del tanto discusso piano di circolazione, sospeso appunto dall’amministrazione comunale nel mese di dicembre con il dichiarato intento di “aiutare i commercianti per le festività natalizie”. Nelle more di tutto ciò rimane abbandonato al suo destino il piano viario della parte nord di Corso delle Province (dall’incrocio con via V. Giuffrida fino a piazza Lincoln e viale R. Sanzio). Questo il risultato dell’incontro in un comunicato di Confcommercio Catania:

“Abbiamo constatato che a dicembre – afferma Giancarlo Tropea commerciante di via D’Annunzio – la situazione è migliorata sia sotto il profilo commerciale che della viabilità grazie alla sospensione di quel piano di circolazione avviato ad agosto, mentre si è avvertito subito l’effetto negativo a gennaio, al ripristino della rotatoria. Quel piano doveva avere carattere sperimentale ed invece ce lo hanno appioppato definitivamente sebbene abbia prodotto risultati negativi. Le istanze del commercio e dei residenti non sono state tenute in considerazione in alcun modo. Speravamo che la pausa natalizia portasse ad un maggiore approfondimento della questione viabilità in tutta l’area nord della Città e ad una sospensione del piano sino alla determinazione di un progetto più complessivo, articolato e condiviso. Invece ci giungono voci che a breve si avvieranno addirittura i lavori per ridurre l’ampiezza del marciapiede all’incrocio tra via D’Annunzio e c.so delle Province. È assurdo dover ricorrere alla riduzione dei marciapiedi pur di sostenere un piano inaccettabile da tutti i punti di vista”.

Protesta Confcommercio in via D'Annunzio

La protesta organizzata dai commercianti della zona di via D’Annunzio alla fine dei due mesi di sperimentazione. All’inizio di ottobre tutte le vetrine esponevano cartelli di protesta

La questione della viabilità nella zona in esame – continua il comunicato . ha coinvolto anche gli organi istituzionali competenti, dal consiglio di quartiere alle commissioni consiliari commercio e viabilità di palazzo degli Elefanti, ma non ha prodotto alcun esito.

“Le commissioni viabilità, presieduta dal consigliere Sofia, e quella commercio, presieduta dal consigliere Balsamo –, racconta Francesco Sorbello vice direttore provinciale di Confcommercio – all’unanimità hanno chiesto ufficialmente al Sindaco il 19 dicembre scorso di prolungare il vecchio piano viario finché non venisse attuato un efficace e condiviso progetto inerente la viabilità della zona Nord, mentre la Terza Municipalità aveva espressamente chiesto, sempre all’unanimità, di ripristinare la viabilità di sempre. Insomma tutta la Città prende le distanze dal nuovo piano viario ma l’assessore al ramo fa orecchie da mercante. L’assessore alla viabilità ne tragga le conseguenze! Vien da chiedersi se a Catania siamo in un regime dittatoriale, se la voce dei consiglieri comunali e di circoscrizione abbia, per l’amministrazione comunale, peso e dignità. Invece qualcuno si è intestardito su una posizione che la città non condivide, visto che organi istituzionali rappresentativi dei cittadini e del territorio hanno espresso una precisa richiesta. D’altronde gli effetti negativi sul commercio non sono una nostra invenzione e sono state confermate dalla stessa amministrazione che pubblicamente ha dichiarato di sospendere il nuovo piano per le festività natalizie per venire incontro alle richieste dei commercianti e di Confcommercio: come dire vi basta lavorare a dicembre per le festività natalizie. Dopo di che per l’assessore alla viabilità non c’è più l’esigenza di farli lavorare: pensa forse l’assessore di ibernarli? Se un piano viario non regge sotto il profilo commerciale è una sconfitta per tutti, anche per i tecnici. Il valore del commercio, ricordo, è un valore per ogni Città: sicché un piano viario deve enfatizzare questo contenuto della Città, fatto per lo più di piccoli negozi che rendono vitale e decoroso l’ambiente urbano. Chiediamo, pertanto, ancora una volta, all’amministrazione di sederci intorno ad un tavolo per trovare soluzioni condivise e di sospendere questo piano”.

Monica Adorno

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