Il ritorno di Berlusconi siglato da un accordo con la Lega… ma Matteo è un osso duro

La notizia è di pochi giorni fa. Silvio Berlusconi e Matteo Salvini si sono incontrati a cena ad Arcore ed hanno firmato un patto che di fatto ricostituisce la vecchia alleanza di centrodestra. Aveva ragione il compianto Umberto Scapagnini: «Silvio è praticamente immortale». E l’ex Cavaliere, novello Lazzaro, lo conferma o meglio lo riconferma.
Adesso Matteo Renzi, che avendo appena 40 anni e tutti pensavano fosse destinato a comandare tranquillamente per i prossimi decenni, avrà di che lavorare per rintuzzare gli attacchi, le tremende offensive politiche e di qualsiasi altro tipo possibile e immaginabile che Berlusconi gli scaglierà contro. Ha scritto il quotidiano della famiglia Berlusconi: “A partire da domani il governo non avrà più vita facile. Sul parlamento si appresta a riversarsi una pioggia di emendamenti per stoppare le politiche che il governo sta portando avanti a suon di “fiduce”.

L’obiettivo del Cavaliere è di mettersi di traverso a Renzi con l’aiuto dell’esercito leghista”. Il “fiduce” è un loro errore visto che correttamente si scrive “fiducie”. Ma a volte l’enfasi tradisce. Continua il Giornale: “Secondo fonti parlamentari, Berlusconi e Salvini avrebbero infatti concordato una strategia di coordinamento per attuare una ferma opposizione in parlamento ai provvedimenti del governo. Durante la riunione si sarebbe giunti anche ad una prima intesa di massima sulle alleanze regionali anche se il tema resta da perfezionare nel corso di prossimi incontri”.

Ma… riusciranno veramente a scalzare Matteo Renzi? Forse ma non sarà cosa facile. Un primo punto a suo vantaggio è l’età, i suoi 40 anni contro i quasi 80 di Berlusconi, per l’esattezza 79 a settembre; poi Berlusconi ha già fatto, poco e niente, per l’Italia; di Renzi ancora non si sa nulla e magari ci si può scommettere sopra o addirittura crederci. Inoltre, il premier in carica, non avrebbe rotto tanto alla leggera il Patto del Nazareno, così come Berlusconi fece con quello della Crostata, perché ormai si trova in una posizione di chiara forza. L’arrivo degli ex montiani in blocco e dei tanti grillini transfughi gli danno una maggioranza tranquilla anche e soprattutto al Senato.
Eppure non c’è dubbio che sarà una bella battaglia a cui gli italiani potranno assistere tranquillamente seduti in poltrona sui loro televisori grazie ai vari Tg, Porta a Porta, Ballarò, Dimartedì ecc. ecc. E l’Italia? Cosa succederà nel frattempo? Avranno, i nostri politici, impegnati nelle beghe interne ed esterne, il tempo di occuparsi del Paese e dei suoi abitanti, cioè noi? Questo interrogativo è angosciante.

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