Mutui e prestiti in aumento solo nelle banche “popolari”: dal 2011 trend +15,4%

Prestiti-bancariIn anni in cui la stragrande maggioranza delle banche ha chiuso i rubinetti del credito alle famiglie e alle imprese, le uniche ad aver incrementato gli impieghi sono state le Banche popolari. Nell’arco di tempo che va dall’inizio della fase di credit crunch (2011) sino alla fine del 2013, le Popolari hanno aumentato i prestiti alla clientela del 15,4 per cento; diversamente, quelle sotto forma di Spa e gli istituti di credito cooperativo hanno diminuito l’ammontare dei prestiti rispettivamente del 4,9 e del 2,2 per cento. Lo stesso trend negativo è stato registrato anche dalle banche estere presenti nel nostro Paese: sempre tra il 2011 e il 2013, i prestiti sono diminuiti del 3,1 per cento.
L’Ufficio studi della Cgia fa infatti sapere che i dati per tipologia di banca si riferiscono agli istituti residenti in Italia e alla Cassa depositi e prestiti spa (compresa tra le banche sotto forma di società per azioni).

I dati non includono l’operatività delle filiali all’estero delle banche italiane. La classificazione per categorie prevede lo spostamento di banche tra gruppi istituzionali nel caso di modifica della loro forma societaria. Infine, tra le 10 realtà che entro 18 mesi dovranno adeguarsi alle nuove regole introdotte dalla settimana scorsa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ci sono anche due Popolari venete: Veneto Banca e la Popolare di Vicenza.
In questi ultimi anni (2010-2013) anche loro hanno incrementato il volume dei prestiti. Se per la prima l’aumento è stato del 2,5 per cento, per la seconda la crescita è stata addirittura del 9 per cento.

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