Commissariati senza organico e volanti, periferie a rischio sicurezza. La denuncia del Siap

Il segretario del Siap Tommaso Vendemmia e il Questore di Catania Marcello Cardona

Il segretario del Siap Tommaso Vendemmia e il Questore di Catania Marcello Cardona

C’è la necessita di potenziare il controllo del territorio partendo dalle zone periferiche, è quanto emerso nell’ampio dibattito nel corso della Direzione Provinciale del Siap, Sindacato Italiano Appartenenti Polizia. I vertici del sindacato che riunisce specialità, uomini dei servizi investigativi e del controllo del territorio, hanno concordato che è necessario far ripartire la sicurezza proprio dalle periferie. I dati emersi sono sconfortanti, i commissariati di Pubblica Sicurezza sezionali dislocati a Librino, Nesima, San Cristoforo e Borgo, sono sott’organico quasi del 50% della dotazione e privi spesso di volanti autonome e squadre di Polizia Giudiziaria che pattugliano la zona di competenza, cambiando anche se necessario gli attuali orari di lavoro. Le sole sette volanti non possono sostituire questi importanti presidi. Ma l’analisi non si è fermata solo a questo dato, la situazione catanese ha la necessità di governare al meglio il Cara, in carico al Commissariato e al distaccamento Polizia Stradale di Caltagirone, ambedue con organici ridotti e con un vasto e complesso territorio da controllare. Gli Sprar nati nella provincia sono troppi e spesso ingovernabili; la situazione degli sbarchi, che non cessano, impone la massima attenzione. L’allarme lanciato dal Capo della Polizia compone un quadro di serio pericolo per la comunità catanese. Il Siap, dunque, chiederà al Questore di rinforzare la Digos e la Squadra Mobile, uno sforzo necessarioper dotare di ulteriori risorse l’intelligence antiterrorismo della Polizia.

Sul fronte sindacale non è più tollerabile lo spreco di denaro e uomini per le strutture e uffici disseminati per la città con costi proibitivi.

Il Siap provvederà se necessario a rivolgersi alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica per le inadempienze sulla sicurezza dei locali, tutti inadeguati anche alle norme sismiche da parte dei proprietari e dell’amministrazione ancora inadempiente. Chiederà la revisione del contratto delle pulizie stipulato dalla prefettura, appaltato per appena 1.600 euro mensili alla ditta incaricata per la pulizia dei 77.000 mq di superfici a fronte dei 44.000 mq occorrenti, e che impiega una forza lavoro di appena 20 dipendenti per tre giorni la settimana nelle sole ore antimeridiane. Il Questore Marcello Cardona intervenuto per un saluto ai lavori della direzione ha concordato con quanto emerso, e attende documento programmatico, al fine di prendere quegli spunti utili per la mission della Polizia in salvaguardia del bene comune: la sicurezza.

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