Imprese, dalla “Nuova Sabatini” 2,5 miliardi per la competitività

03 B Foto 2 impreseConosciuta come “Nuova Sabatini” è l’agevolazione messa a disposizione delle aziende e delle imprese che vogliono acquistare nuovi macchinari, impianti o attrezzature dal Ministero dello Sviluppo Economico. Due i principali obiettivi: accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese e migliorare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese. Uno strumento quindi per tutte le imprese che vogliono rinnovare gli impianti, acquistare nuove attrezzature, investire in hardware, software e tecnologie digitali. L’obiettivo è facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo.

È rivolto alle micro, piccole e medie imprese su tutto il territorio nazionale. Sono ammesse le imprese che, alla data di presentazione della domanda: hanno una sede operativa in Italia e sono regolarmente iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca; sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti; non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali; non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea; non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà.

La nuova agevolazione offre un’importante opportunità per le imprese e coinvolge una serie di soggetti. La Cassa Depositi e Prestiti ha costituito un plafond di risorse (fino a un massimo di 2,5 miliardi di euro eventualmente incrementabili, con successivi provvedimenti, fino a 5 miliardi) ed eroga la provvista alle banche e agli intermediari finanziari. Gli istituti di credito, che aderiscono alle Convenzioni Mise-Abi-Cdp, o le società di leasing che sono in possesso della garanzia rilasciata da una banca aderente alle convenzioni, potranno utilizzare il plafond per concedere finanziamenti.

Il Ministero dello Sviluppo Economico concede un contributo alle PMI, che copre parte degli interessi sui finanziamenti bancari, in relazione agli investimenti realizzati (con uno stanziamento complessivo di bilancio pari a 191,5 milioni di euro per gli anni 2014-2021). Il contributo è pari all’ammontare degli interessi, calcolati su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali, al tasso del 2,75% annuo per cinque anni.

Le PMI beneficiano del contributo e del finanziamento che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese”, fino al massimo previsto dalla vigente normativa (80% dell’ammontare del finanziamento), sul finanziamento bancario con priorità di accesso.

Si tratta, in conclusione, di uno strumento agevole ed efficace, in grado di raccogliere la sfida per accrescere la competitività del paese di fondamentale importanza per uscire dalla crisi. Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca.

L’investimento è interamente coperto da un finanziamento bancario (o leasing) che può essere assistito fino all’80% dell’importo dal Fondo di garanzia e deve essere: di durata non superiore a 5 anni; di importo compreso tra 20.000 euro e 2 milioni di euro; interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.

Inoltre, il Ministero dello Sviluppo Economico concede un contributo che consiste in un “rimborso” pari all’abbattimento del 2,75% degli interessi pagati dall’impresa alla banca (o alla società di leasing), applicati al finanziamento ottenuto.

Non ci sono bandi o scadenze: i contributi saranno concessi fino a esaurimento dei fondi.

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