Adrano. La ballata di Angeli e demoni chiuderanno le celebrazioni della Settimana Santa

Adrano la Diavolata

Adrano la Diavolata

La settimana Santa ad Adrano presenta tanti Riti che sono l’insieme delle manifestazioni religiose organizzate dalla Diocesi e dalle varie parrocchie, nei diversi quartieri del paese e soprattutto delle locali confraternite. Il culmine della manifestazione avverrà la domenica di Pasqua con due appuntamenti: uno alle 12 e uno alle 20. Si tratta della tanto attesa e tradizionale recita della “Diavolata” (I Diavulazzi ri Pasqua) e l’Angelicata, dramma religioso che ha per titolo “La Resurrezione”. Il dramma prende spunto dal mistero della resurrezione scritto dal Canonico adranita Anselmo Laudani nel 1752, e viene rappresenta ogni anno ad Adrano il giorno di Pasqua. Rappresentazione unica nel suo genere, forse una delle più importante della Sicilia, che ogni anno in questa ricorrenza accoglie un turismo eccezionale proveniente dai paesi limitrofi, dalla provincia e anche da molto lontano. Sono tanti infatti i paesani emigrati che tornano ad Adrano per passare questa festività in famiglia.

Adrano i Riti della Pasqua

Adrano i Riti della Pasqua

La “Diavolata” viene regolarmente rappresentata ormai da quasi 250 anni da attori dilettanti locali che si tramandano modi, gesti e declamazione dei versi da padre in figlio. Essa simboleggia, in forma allegorica, l’eterna lotta tra il “Bene e il Male” che termina, ovviamente, con la vittoria del Bene. Ciò che colpisce al comune spettatore è la sua forte carica emotiva, la prepotente presenza delle forze del Male scaturita dai diavoli Lucifero, Asterot e Belzebub, che incombono minacciosi sulla scena dall’inizio alla fine.Quest’anno l’organizzazione della rappresentazione della Diavolata 2015 è stata affidata alla Compagnia “UDiri” associazione teatrale locale che ha accettato di coordinare l’evento di antica tradizione, affidando compiti e ruoli al gruppo storico. Il team che la rappresenta è composto da attori amatoriali che però da decenni interpretano questi ruoli. Solo chi interpreta l’Anima e l’Arcangelo Michele viene di volta in volta sostituito per motivi anagrafici: il ruolo è assegnato a bambini.

Personaggi e interpreti: Lucifero (Salvatore Sciacca) e Asterot (Antonio Bua); c’è poi Belsebub che da due anni viene interpretato da due giovanissimi (Angelo Sciacca e Nicolò Toscano) che si alternano sul palco uno la mattina e l’altro la sera. La Morte la interpretata Antonio Cozzo mentre l’Anima – anche questo ruolo è affidato a due bambini che si alterneranno una al mattino e l’altra la sera – avrà il nome di Sabrina Ingrassia, la mattina, e di Paola Ingrassia, la sera. Doppio anche il ruolo dell’Arcangelo “Michele” che sarà affidato, la mattina a Luigi Liotta e la sera a Vincenzo Cinardi.

L’Angelicata” viene interpretata con regolarità solo dal 1980, esclusivamente da bambini, e pur facendo parte del medesimo “dramma religioso”, non risulta storicamente chiara la destinazione e la modalità di rappresentazione; si può ipotizzare che essa venisse rappresentata nel corso delle processioni che avevano luogo il giorno della Resurrezione con l’incontro del “Cristo Risorto la Madonna e gli Angeli”.

Carmelo Santangelo

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