Catania – “Con Picasso e le sue passioni vogliamo mostrare un’altra visione di Picasso, le sue epoche, quelle in cui questo artista ha mostrato il suo genio. La mostra propone le sue pitture che ci riportano al cubismo, ma di queste opere possiamo ammirare tutta la semplicità della sua produzione che va dal 1901 al 1971. Di un uomo che ha vissuto 90 anni. E qui incontriamo le sue passioni: la tauromachia, le donne ma soprattutto lui”. Le parole della curatrice Dolores Duran Urcan trasportano in un secondo dentro ogni forse per il suo accento spagnolo ma di certo per la passione che l’amore per Picasso le ha trasmesso.
Queste tre opere che riportano al cubismo sono le tre che sostituiscono quella che non avete potuto esporre?
“In effetti no, queste tre erano già parte integrante della mostra e simbolo dell’autorappresentazione sia nel modo in cui si vestiva sia in quello con cui trattava le donne. Una che ha influenzato molto la sua produzione è stata Dora Maar, fotografa amica e amante di Picasso. Dora insieme a Jacqueline Roque (che sposò nel 1961 e rimase con lui fino alla sua morte) fu quella più ritratta.
“Di donne ne ebbe tante Picasso e sempre con rapporti complicati e intensi, ma a un genio non si può chiedere di essere anche umano… La Bosè che l’ha conosciuto bene ha detto sempre che il suo rapporto uomo-donna era sempre complicato ma che era anche molto umile e sapeva porgersi allo stesso modo con chiunque, dal barbiere a un re. E di donne ne ha avute tante, di ogni età e forse per questo diceva che l’uomo prende l’età della donna che gli è compagna”.
Trecento le opere esposte nei diversi saloni del Castello Ursino che guidano i passi in ogni piano del maniero duecentesco attraverso muri e aperture che lasciano scoprire posti nuovi, immensi e affascinanti. Si comincia con la tauromachia e i disegni degli animali. Poi le ceramiche alternate ai bozzetti ispirati a Guernica e alle donne della sua vita. Ritratti in bianco e nero che mostrano il volto delle donne della sua vita, alcune ritratte in viso altre da dietro come se si guardassero allo specchio. E tra una sala e l’altra sono le gigantografie di Picasso ad accompagnare il cammino di chi segue il percorso tra un capitello e le opere finissime contenute nelle teche del Castello.
Seguendo le trecento opere si va da un piano all’altro, al secondo le tre opere più importanti in un sala a sé e prima in una sorta di installazione tridimensionale un cubo bianco con una teca luminosa al centro in cui ammirare le tre opere politiche di Picasso. Accade raramente in un museo ma per una volta potrete e dovrete toccare con mano la teca luminosa che è proprio un computer e selezionare di volta in volta una delle tre opere. E vi troverete al centro di un quadro che vi avvolgerà da ogni lato fermando il respiro su un gruppo di donne nude che cercano di coprirsi le dignità davanti a un plotone d’esecuzione.
All’ultimo piano tra disegni a perdita d’occhio e ceramiche sulle quali sembra che il tratto sia arrivato per caso e a velocità un gruppo di adolescenti in costume color carne aspettano che il maestro Nicolò di Caltagirone riproduca sui loro corpi una sezione di un quadro di Picasso che si ricomporrà solo in una visione d’insieme. Scomposizione e ricomposizione in un vedo e non vedo che darà forza al non visto. È la preparazione dell’esibizione che aprirà oggi pomeriggio alle 18 il vernissage della mostra.
La mostra “Picasso e le sue passioni” (organizzata dal Comune di Catania e da Comediarting & III Millennio, e a cura di Dolores Duran Urcan e Stefano Cecchetto) rimarrà al Castello Ursino fino al 28 giugno. Sarà aperta tutti i giorni. Lun-ven ore 9-19, sab 9-23, dom 9-22. Il biglietto d’ingresso è € 9,50 ridotto 4 gruppi 7. Ingresso gratuito per i bambini minori di 10 anni, disabili e invalidi riconosciuti dalla legge e i loro accompagnatori.
Nove euro e cinquanta per l’ingresso è un prezzo giusto? Qualcuno si è fatto questa domanda che non è proprio peregrina. Per rispondere abbiamo fatto una piccola ricerca confrontando i prezzi di ingresso dei più grandi musei europei. Così abbiamo scoperto che per entrare al museo delle Scienze di Londra il biglietto costa € 25/22. Per entrare al Louvre di Parigi per due giorni si spendono 42 euro ma se si acquista il biglietto online i prezzi più bassi oscillano da 11,60 a 13,60, sempre in euro. Visitare il museo di Picasso e Dalì a Barcellona stranamente è gratis e bastano otto euro per entrare al museo nazionale di Madrid. Cinque euro e 95 per entrare al museo delle immagini in movimento di Londra e 13 euro (+ 2 di prevendita) per visitare il museo egizio di Torino. A voi le conclusioni.
Da stamattina e proprio in coincidenza con l’apertura della mostra ha aperto il Bookshop (CUB). Si tratta di una nuova attività imprenditoriale su cui stanno scommettendo Karma Comunication e Officine culturali, alle quali facciamo il più sentito in bocca al lupo.
Monica Adorno