“Nell’amorosa quiete delle tue braccia”, musical-teatro di Giorgio Romeo

Chiara Giunta e Giorgio Romeo

Chiara Giunta e Giorgio Romeo

Un viaggio nelle diverse fasi dell’amore attraverso poesia, teatro e musica. Questo l’intento del nuovo spettacolo musical-teatrale di Giorgio Romeo e Anna Aiello dal titolo “Nell’amorosa quiete delle tue braccia” che è andato in scena nella chiesa di San Francesco a Catania. A fare da cornice, durante la serata, sono stati i “Frammenti di un discorso amoroso” del pensatore francese Roland Barthes. «Parole come “abbraccio”, “cuore”, “incontro”, “notte” – spiegano Aiello e Romeo – sono state approfondite da Barthes mediante una selezione di estratti da autori come Platone, Goethe, Stendhal. Allo stesso modo la nostra intenzione è stata quella creare una sorta di almanacco delle regole amorose attraverso la musica e le parole, sia nostre sia degli artisti che più ci hanno influenzato».

In scaletta ci sono state le canzoni di Giorgio Romeo (“Non rido più”, “31 Settembre”), ma anche quelle scritte a quattro mani con Anna Aiello, come “Sogno di Neve”, “Sarà di Marzo” e “Olio su tela”: quest’ultima una “lettura” musicale di un quadro di Renoir (“Danza a Bougival”). Immancabili poi le “cover” dei grandi cantautori: De André, Conte, Tenco, Paoli. Altrettanto variegato è stato l’universo letterario proposto dai due, che – oltre a celebri poeti – si è imperniato sui componimenti poetici e teatrali di Anna Aiello.

Giorgio Romeo ha all’attivo un album da solista, diversi premi in concorsi nazionali e un buon consenso di pubblico e critica. Anna Aiello si è formata alla scuola di regia di Guglielmo Ferro, perfezionata presso la Verona Opera Academy – Fondazione Arena di Verona ed è oggi considerata una delle nuove promesse del teatro siciliano. Assieme hanno realizzato spettacoli presentati nei teatri dell’isola e svariate canzoni.

«L’idea di fondo dello – spiega Romeo – è quella di proporre un concentrato della nostra collaborazione artistica. In scena c’è solo l’essenziale: il pianoforte e le nostre voci, quanto basta per creare la giusta atmosfera».

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