Presentato il progetto “Hellofish” della Camera di Commercio. Ristoranti e pescherie hanno ancora sette giorni per aderire

La presentazione di stamattina

La presentazione di stamattina

“Acquacoltura e sai che pesci prendere”. È questo lo slogan scelto per il progetto “Hello Fish” finanziato dalla Comunità Europea al quale hanno aderito il ministero delle Politiche Agricole e Unioncamere che ha coinvolto le Regioni che rientrano nel piano di convergenza 1, cioè quelle del Sud Italia: Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia.
Anche la Camera di Commercio di Catania ha aderito a questo progetto che punta allo sviluppo dell’acquacoltura che può trasformarsi in una soluzione anticrisi per uno dei settori portati dell’economia della città e in grado di soddisfare la domanda dei mercati, con conseguenti benefici occupazionali, economici e sociali. Il pesce di acquacoltura rappresenta, infatti, una valida alternativa alimentare, garantisce ai consumatori origine e tracciabilità in un prodotto di qualità, sano e con elevate caratteristiche nutrizionali.

hello fish home pageIl progetto è stato presentato stamattina nella sala Platania della Camera di Commercio dal segretario Alfio Pagliaro che ha snocciolato i numeri che scandiscono, ad ora, questa campagna-progetto: 18 aziende della ristorazione e 18 pescherie che hanno già aderito, 40 giorni di promozione, 35mila euro il finanziamento che arriva dalla Comunità Europea (Fondo FEP 2007/2013 Misura 3.4) per ogni Camera di Commercio che ha aderito all’iniziativa, sette i giorni che hanno ancora le aziende per aderire al progetto, un vademcum di ricette che provengono da tre province siciliane (Catania, Siracusa e Messina), un contest fotografico dedicato ai clienti, 1.500 gadget realizzati per i clienti e un messaggio semplice e chiaro che mira alla tutela della salute dei consumatori e che può essere riassunto in tre parole: igiene, provenienza e salute per il nostro mare.

«È un progetto che proviene dalla Comunità Europea a cui Catania ha aderito alla grande perché è quella che ha portato più imprese – ha commentato Alfio Pagliaro -. È un’iniziativa che cerca di infondere nel consumatore la voglia di acquistare e gustare pesce di allevamento. Una scelta salutare per il palato e per il portafoglio. In più cerca di combattere il depauperamento delle acque marine che contengono sempre meno pescato con la conseguenza che le imprese di pesca sono in calo. È un modo per consentire al nostro mare di “respirare”».

Dott. Pagliaro i soggetti a cui è rivolto il progetto sono ristoranti e pescherie?
«Sì. E sono 18 i ristoranti e altrettanti i rivenditori ittici che hanno aderito con piacere. Verrà premiato il ristorante che proporrà il miglior menù che dovrà essere rigorosamente composto da almeno tre piatti (antipasto, primo e secondo) a base di pesce coltivato in acquacoltura. Ci sarà anche un riconoscimento per il miglior piatto realizzato o il miglior bancone fotografato. Il riconoscimento verrà dato in una piccola cerimonia che si svolgerà il 30 settembre».

Leggimi-Acquacoltura-banner-300x300C’è differenza tra i pesci pescati a mare e quelli allevati in acquacoltura?
«Noi abbiamo coinvolto un biologo marino che ci ha garantito che le caratteristiche sono identiche. Forse è leggermente più grasso perché si muove meno di uno che vive in mare. Eppure c’è un dato incontrovertibile da evidenziare: se si acquista un pesce d’allevamento sai che arriva dalla Sicilia, dalla Puglia o comunque dalle zone in cui esistono queste aziende, se invece si compra un pesce pescato al 70% proviene dall’Oceano Pacifico, Indiano, Atlantico o di altre parti del mondo. In questo caso che certezza si ha della “salute” di quel prodotto?».

Si può ancora aderire al progetto?
«Sì, ma ancora per poco, entro la prossima settimana, con l’inizio del battage pubblicitario si chiudono le iscrizioni».

Chi partecipa cosa vince?
«Intanto si fa pubblicità gratuita e poi è quasi un’adesione a un nuovo sentire sociale che non serve solo a fare business ma anche cultura».

Alla presentazione di stamattina erano presenti i rappresentanti delle associazioni di categoria che stanno contribuendo alla buona riuscita del progetto. Maggiori informazioni per aderire al progetto e per verificare quali sono le aziende che hanno aderito si possono trovare sul sito della Camera www.ct.camcom.it. Chi desidera invece leggere o guardare le video-ricette può farlo sul sito www.hellofish.it

Monica Adorno

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