Inciviltà a Catania. Comincia la scuola e davanti ai licei, Galilei e Marconi, regna l’anarchia. Assenti i vigili

Vendita di libri usati e traffico bloccato davanti al Galileo Galilei e al MarconiCatania – È probabile che a qualcuno sia sfuggito, ma da ieri hanno riaperto le scuole anche a Catania, persino i licei ci dicono. La notizia può lasciare esterrefatti anche alla luce delle mille e mille foto di bambini di tutte le età immortalati e poi postati su Facebook da mamme in estasi. Eppure la scuola è iniziata persino nei due licei Galilei Galilei e Marconi di Catania che si trovano in via Vescovo Maurizio a Catania una strada totalmente dimenticata dall’Amministrazione comunale. Da ieri, infatti, è impossibile percorrere via Vescovo Maurizio sin dalle otto del mattino e anche prima visto che l’ingresso a scuola è proprio alle otto e sembra inevitabile l’ingorgo di macchine e motorini di chi accompagna i figli a scuola fin quasi dentro l’aula. Ma la situazione non migliora neanche dopo, all’orario d’uscita – e anche durante l’orario delle lezioni – quando i cancelli di ingresso sono presi d’assalto da auto e motorini pieni e stracarichi di libri usati pronti alla vendita.

Vendita di libri usati e traffico bloccato davanti al Galileo Galilei e al MarconiIl risultato è delirante: file e file di auto ferme rimangono in attesa che giovani e meno giovani si accorgano che quella è una strada in cui anche le auto devono passare. Un diritto non da poco se si pensa che da quando sono iniziati i lavori in via Sgroppillo (gennaio 2015), via Vescovo Maurizio è l’unica strada percorribile per andare da viale Lainò a Canalicchio. Da tre settimane il problema è ancora più arduo visto che i lavori stanno interessando anche via Feudo Grande, una stradina che arriva in via Novalucello e che rappresentava l’unica via di fuga da via Vescovo Maurizio.

In mezzo a tutto questo bailamme non c’è un solo vigile (dicasi uno!) messo lì a controllare. Tutto è lasciato all’inciviltà e all’anarchia di una città che non sa e non vuole sapere nulla, che se ne frega se un’arteria come via Sgroppillo è interrotta per lavori e che le strade alternative dovrebbero essere monitorate forse più delle altre.

Monica Adorno

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