Auto. L’Europa alza il limite delle emissioni su strada. E La Via spiega: “Meno gas, più posti di lavoro”

Il presidente della Commissione Ambiente replica alla Litizzetto e agli attacchi del M5S

Giovanni La Via

Giovanni La Via

Aumento delle emissioni concesse dall’Ue per le auto. Giovanni La Via, europarlamentare di Area Popolare e Presidente della Commissione Ambiente, interviene sul tema emissioni facendo chiarezza dopo il voto dell’Aula di Strasburgo, che prevede una riduzione di quelle reali per i veicoli a motore. Un intervento necessario dopo la trasmissione Rai “Che tempo che fa” e le parole di Luciana Littizzetto che l’eurodeputato bolla come “disinformazione”, e dopo gli attacchi del Movimento 5 Stelle.

Onorevole La Via, ci spieghi la decisione presa dall’Unione europea. Avete stabilito che i mezzi a motore possono inquinare di più?
Bisogna fare un po’ di chiarezza. Capisco che i tecnicismi siano talvolta difficili da comprendere, o che non sia facile leggere decisioni e documenti legislativi complessi, ma non si può sostituire la realtà dei fatti con la menzogna. Il fatto è che, in Europa abbiamo accelerato il processo di revisione dei limiti di emissione dei veicoli, perché erano state riscontrate delle discrepanze tra i risultati di laboratorio e quelli reali su strada.

Nello specifico, quindi, cosa è stato stabilito?
L’Eurocamera ha accelerato il processo di revisione delle emissioni delle auto introducendo una nuova tipologia di test in cui le emissioni sono misurate su strada e non in laboratorio, per avere una maggiore accuratezza dei dati. Con l’introduzione dei nuovi test, anche la relativa misurazione tecnica è stata adattata. Oggi le automobili emettono in media 360 mg/km. Dopo l’approvazione del testo a Strasburgo, il nuovo limite è stato fissato a 168 mg/km, valore che si abbasserà fino a 80mg/lm entro il 2023. Questa è una riduzione concreta delle emissioni su strada.

Non si inquinerà di più, dunque?
Quella che abbiamo stabilito è una riduzione, non un aumento: le emissioni prodotte dalle automobili, nella realtà, saranno fortemente ridotte. Chi dice diversamente gioca con i numeri non spiegando il passaggio da test di laboratorio a test in condizioni reali di guida, su strada con salite, discese, carichi.

C’è anche un’implicazione occupazionale non indifferente. Quale?
La conseguenza del voto è che le case automobilistiche dovranno immettere sul mercato automobili che emettano 168 mg/km, valore che gradualmente arriverà a 80 mg/km entro il 2023. Non vogliamo fare fallire queste aziende, non vogliamo mettere i tappi alle marmitte e non vogliamo fare licenziare nessuno. Abbiamo quindi preferito dare tempi celeri, ma certi, per consentire alle aziende di investire in tecnologie verdi non licenziando centinaia di migliaia di lavoratori domani mattina. Insomma, meno emissioni, meno inquinamento e più lavoro. Il resto è la solita propaganda populista di cui i Pentastellati non possono fare evidentemente a meno”.

M.T.

Vuoi lasciare un commento?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *