Smaltimento rifiuti. Il Comune di Catania non fa il bando e impone nuova proroga a Ipi-Oikos

L’Amministrazione catanese non è riuscita a predisporre il bando nei tempi imposti da se stessa e dal Tar. Slitta quindi la data di scadenza che era fissata per oggi mentre si attende ancora l’ok dell’Urega e dell’assessorato regionale. Novità nel 2017?

In via Giacomo Leopardi la spazzatura si smaltisce così...

In via Giacomo Leopardi la spazzatura si smaltisce così…

Catania – Altri sei mesi di gestione alle ditte Ipi – Oikos. Il servizio di raccolta rifiuti del Comune di Catania sarà affidato ancora per qualche tempo alla ditta che, ormai oltre cinque anni fa si è aggiudicata l’appalto, scaduto nel mese di marzo. Come già anticipato proprio sulle pagine di Leggimi, l’amministrazione comunale non ha predisposto in tempo le carte per il nuovo capitolato d’appalto e, per evitare che dal 30 giugno (data in cui è scaduta la prima proroga) la spazzatura non fosse raccolta – con le immaginabili conseguenze a livello di emergenza igienico-sanitaria – è stata costretta a prorogare ulteriormente il servizio. E questo nonostante il Tar lo scorso aprile avesse dato ragione al raggruppamento di imprese in gestione commissariale – che non voleva la proroga – prima di consentire il prolungamento del contratto proprio per evitare drammatiche implicazioni. Contestualmente, il tribunale amministrativo aveva intimato al Comune di procedere speditamente con la procedura di affidamento del servizio entro il 30 giugno, almeno con la pubblicazione del bando.

Un passo che l’assessore D’Agata assicura di aver avviato per quanto ancora manchi la firma dell’assessorato regionale al Piano rifiuti approvato dal Consiglio comunale e propedeutico alla preparazione del nuovo capitolato d’appalto. Ma che potrebbe anche subire delle modifiche, proprio in seguito al confronto con gli organi regionali.
“La gara sta per essere pubblicata – afferma D’Agata -. L’Urega deve solo comunicarci le date. Per quanto riguarda l’assessorato – prosegue – siamo fiduciosi che convalidi il Piano o al massimo ci chieda dei chiarimenti che, puntualmente, daremo”.
Insomma, la città dovrà ancora attendere alcuni mesi per vedere attuata, o almeno avviata, quella rivoluzione nella raccolta dei rifiuti di cui l’amministrazione ha parlato più volte nei tre anni di governo cittadino ma che, fatta salva la sperimentazione al Villaggio Santa Maria Goretti e quella, avviata successivamente, all’interno del territorio della terza municipalità, non si è ancora concretizzata. Nel frattempo, la Sicilia tutta combatte con l’emergenza e contratta – lo ha già fatto – con il Governo nazionale la possibilità di tenere aperte le discariche, esauste, giusto il tempo di cambiare passo. Un tempo che, se fosse lo stesso che si è preso l’amministrazione di Catania, potrebbe essere lungo, lunghissimo.
MT

Vuoi lasciare un commento?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *