Confcommercio offre un “Piano per la Mobilità” a Catania: 5 linee Brt per collegare tutta la città in 25 minuti

Lo studio è stato condotto dall’ing. Giacomo Guglielmo, progettista del PGTU di Catania e realizzatore della prima linea Brt. Il progetto potrebbe essere realizzato in 12 mesi e i finanziamenti da utilizzare sono quelli già previsti dai Pon Metro per la Città di Catania

Confcommercio, Saguto, Guglielmo, Sorbello e Trovato con il Piano per la Mobilità per Catania

Confcommercio, Saguto, Guglielmo, Sorbello e Trovato con il Piano per la Mobilità per Catania

Un Piano per la Mobilità offerto alla città di Catania per migliorare la vita di operatori economici, cittadini e utenti. È questo che stamattina Confcommercio, coadiuvata dall’aiuto fattivo dell’ing. Giacomo Guglielmo – progettista del PGTU di Catania e già esperto alla mobilità sempre di Catania – ha presentato alla Commissione trasporti del Comune di Catania: uno studio e un piano di fattibilità e pienamente operativo che potrebbe essere realizzato in un anno – cominciandoci a lavorare subito – e per il quale i finanziamenti economici sarebbero già operativi grazie ai fondi Pon Metro già destinati alla Città Metropolitana di Catania. Si tratta di una quadruplicazione delle linee Brt e di una razionalizzazione del Piano del Traffico e della sosta con una visione particolareggiata nei confronti degli operatori commerciali e degli utenti.
“Spesso, anzi quasi sempre, non viene mai presa in considerazione una divisione essenziale delle persone che vivono una città – ha commentato Giovanni Saguto, presidente Ascom Catania – o che si spostano per entrarvi: operatori e utenti. Gli operatori sono quelli che producono reddito, quelli che si spostano e sono costretti a farlo perché la loro attività è in città. Gli utenti invece sono quelli che vengono in città per consumare reddito. Se non hanno determinate prospettive di comfort, come il parcheggio, non scenderanno mai in città preferendo a quest’ultima il centro commerciale dove avranno parcheggi, aria condizionata e altro. È logico, no? Oggi viviamo in un regime di concorrenza aperta e molto feroce. Il centro città cosa sta offrendo in più in questo momento? Nulla. Sicurezza assente, pulizia idem. Con questo progetto potremmo dare almeno la speranza, perché Catania viveva non solo di commercio di prossimità ma anche con le altre province. C’erano persone che venivano da Agrigento, Messina, Enna, Malta. Oggi non viene più nessuno”.

LE CINQUE LINEE BRT E I PERCORSI

Il Piano della Mobilità si svilupperebbe tramite 5 linee Brt per un totale di 58 bus da 12 metri in servizio:
BRT1 – Due Obelischi – Stesicoro
BRT2 – Nesima – Stesicoro – Stazione – Duomo
BRT3 – Cimitero Zia Lisa – Palestro – Duomo
BRT3A – Fontanarossa – Stazione
BRT4 – Ospedale Cannizzaro – Stazione
A queste vanno aggiunte cinque linee di adduzione ai Brt
ADD1 – Circolare Librino Nord – Zia Lisa
ADD2 – Circolare Librino Sud – Zia Lisa – Fontanarossa
ADD3 – Circolare San Giorgio – Monte Po – Nesima
ADD4 – Circolare San Giovanni Galermo – Nesima
ADD5 – Sanzio – Stazione

Giacomo Guglielmo

Giacomo Guglielmo

“La maggior parte delle attività commerciali – ha dichiarato Guglielmo – sono il nervo economico di Catania. Agire sulla mobilità adottando tecniche di civiltà e ambienti diversi, come quelli nordici, comporta effetti anche deleteri sulle attività commerciali. Noi abbiamo fatto, invece, un’attività di concertazione – per questo sono stato chiamato da Confcommercio – e potremmo dare modo di replicare il successo reale ottenuto dal Brt 1, applicandolo all’interno della città di Catania. Il passo successivo è la realizzazione di cinque linee Brt che garantirebbero ai catanesi un bus ogni dieci minuti – sempre precisa Guglielmo – e un massimo di 35-40 minuti per raggiungere il centro direzionale da qualunque zona della città, anche quello più distante. E con una fermata distante dalla propria abitazione non più di 200-300 metri. Tutto questo con lo stesso numero di autobus, anzi minore rispetto a quello attuale. Sessanta bus, infatti, sarebbero sufficienti a realizzare questo servizio, ma camminerebbero a una velocità commerciale molto più alta. Garantendo incassi e introiti con oltre 5.000 passeggeri”.
Tempi di realizzazione?
“Brevissimi e con un investimento bassissimo visto che si tratta di posizionare alcuni cordoli e i semafori intelligenti”.
Traducendo in mesi, quanto tempo occorrerebbe effettivamente?
“Se si partisse domani, avendo a disposizione una cifra di circa un milione, un milione e mezzo di euro – che potrebbe essere presa dai fondi Pon Metro per Catania che prevedono già nove milioni di euro per le corsie preferenziali, prosegue Guglielmo – in meno di un anno le linee potrebbero essere tutte operative. Lavorandoci”.
In che modo verrebbero realizzate queste corsie preferenziali?
“In viale Mario Rapisardi e in viale Vittorio Veneto si creerebbero corsie centrali monoverso. Perché sarebbero Brt circolari. Quindi la sede impegnata sarà solo una, centrale, con l’eliminazione delle corsie laterali. In modo da non interferire con la sosta e con le attività commerciali. Non verranno tolti stalli di sosta con questo piano”.
In questo modo si eliminerebbe la corsia per le emergenze…
“In casi di emergenza forze dell’ordine e ambulanze possono camminare ovunque, anche nella corsia del Brt dalla quale potrebbero entrare o uscire senza problemi. In viale M. Rapisardi utilizzeremo un sistema misto di delimitazione della corsia fatto dai cordoli e da “occhi di gatto”.
State lavorando anche per progetti che interessano la provincia?
“In questo momento no, anche se bisogna ragionare in termini di Città Metropolitana. Dal lato di Acireale io vedo benissimo la RFI – appena verrà completata, conclude Guglielmo – che porta dentro Catania. Per i paesi etnei bisogna attivare i parcheggi scambiatori”.

“Un piano rivoluzionario” l’ha definito il presidente della Commissione consiliare Viabilità del Comune di Catania Carmelo Sofia, promettendo di avviare già da settembre una fase di approfondimento con il coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali e dei tecnici comunali per verificarne la fattibilità.
“Naturalmente oltre alle nuove linee di Brt – ha aggiunto il vice direttore di Confcommercio Francesco Sorbello – bisognerà rivedere il piano parcheggi: chiediamo esplicitamente di riesumare i progetti di parcheggio interrato di p.zza Verga, p.zza Lupo e piazzale Sanzio. Riteniamo in questa logica anche indispensabile eliminare le agevolazione previste per la sosta lunga”.
Monica Adorno

IL PIANO PUNTO PER PUNTO

Obiettivo:
a) razionalizzare i flussi veicolari nell’ottica di integrare i diversi modi di trasporto
b) ottimizzare gli ingressi in Città
c) agevolare l’utilizzo del mezzo pubblico
Strumenti:
a) intervento sul TPL attraverso un aumento della velocità commerciale dei Bus – l’efficace collegamento tra le periferie ed il centro cittadino –
b) PIANO PARCHEGGI: mettere mano ad un piano parcheggi strategico aumentando il numero di posti auto disponibili limtatamente alle zone più strategiche
c) razionalizzazione tariffazione sosta
d) operazione strade libere
e) rivisitazione e diminuzione del numero di fermate nelle linee bus
attualmente vigenti
f) intervenire sui collegamenti con mezzo pubblico tra hinterland (paesi etnei) e
centro Città
Proposta
a) introduzione di 5 linee BRT e 5 linee di adduzione (come da allegato);
b) avviare le procedure di realizzazione dei parcheggi interrati di p.zza Verga – p.zza Lupo – p.zza Sanzio, in quanto strategici per le attività direzionali e Commerciali;
d) sosta: ABOLIRE agevolazione tariffaria sosta lunga (mezza giornata), proposta in line anche con sentenza del Consiglio di Stato del 7 dicembre 2012;
e) lotta all’abusivismo commerciale quantomeno nei principali assi di scorrimento;
f) progetto di monorotaia – od altra tipologia di trasporto su percorso dedicato in collegamento Paesi etnei – Catania centro

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