Metro, inaugurata la tratta Nesima-Stesicoro. Aprirà al pubblico da domani

Domani e dopodomani il servizio sarà gratuito. Di Graziano: “L’obiettivo è quello di aprire anche la domenica e nei festivi”. Fermata Giovanni XXIII, un’oasi bianca di totem e onde

Metropolitana, Di Giambattista Bianco Delrio e Pistorio

Metropolitana, Di Giambattista Bianco Delrio e Pistorio

Catania – Le 10 fermate della metropolitana di Catania che percorrono sette chilometri da Nesima a piazza Stesicoro, saranno aperte al pubblico dalle ore 12 di domani venerdì 31 marzo 2017.
Stamattina il viaggio inaugurale con il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, il vero papà di questa importante infrastruttura catanese che nel 2023 dovrebbe essere interamente consegnata alla città in un percorso che collegherà Misterbianco all’aeroporto di Fontanarossa. “I trasporti sono direttamente proporzionali alla qualità della vita delle persone. Per questo quella di oggi è una data speciale” ha detto in conferenza stampa il ministro Delrio seduto al tavolo insieme all’assessore regionale alle Infrastrutture, Giovanni Pistorio, al sindaco di Catania, Enzo Bianco, e a Virginio Di Giambattista, commissario governativo di Circumetnea.
Metropolitana, inaugurazione Nesima-Borgo“Stiamo per appaltare la tratta per l’aeroporto – ha annunciato Di Graziano direttore generale della Circumetnea – mentre per quella che collegherà Misterbianco-Paternò stiamo lavorando per avere il progetto e l’acquisizione dei fondi”.
Fondi che ammontano complessivamente, ha spiegato Giovanni Pistorio a 11 miliardi di euro e che comprendono la realizzazione delle infrastrutture siciliane “dalle piccole opere del Patto per il Sud, alle grandi strutture. Per la Catania-Ragusa, ad esempio, attiveremo i cantieri entro un anno. Stiamo lavorando anche per l’avvio della linea ferroviaria di Castelbuono e completeremo i lavori, sempre ferroviari, sulla Palermo-Agrigento. Però – ha specificato Pistorio – è l’area catanese quella che ha la forza maggiore. Già finanziati i 489 milioni di euro per la tratta Stesicoro-Fontanarossa, i 149 per arrivare a Misterbianco e sono in programmazione le risorse per la Misterbianco-Paternò. Ma c’è di più: l’interramento della linea ferroviaria da Acquicella a Bicocca, l’allungamento delle pista dell’aeroporto e la realizzazione della terza corsia della Tangenziale”.

metro, le fermate di CataniaOggi c’era il pubblico delle grandi occasioni per questa inaugurazione che punta dritta al cuore della mobilità catanese. La chiave di Volta che potrebbe – e dovrebbe – indurre il catanese a lasciare a casa l’auto preferendo, ove possibile, l’uso di trasporti pubblici. Catania è ancora distante da questa concezione ma pian piano le distanze si accorciano e l’uso della metropolitana potrebbe, in un prossimo futuro, accompagnare le abitudini di residenti e turisti anche nei giorni di festa. “Potremmo aprirla la domenica tra un mese o tra quattro” ha specificato Di Graziano, non c’è una data fissata “ma vogliamo aprire al più presto”.
Insomma l’obiettivo è aprire guadagnando. E questo si raggiunge aumentando il flusso di traffico nella metropolitana. “In una situazione ottimale – continua Di Graziano – un’azienda dovrebbe avere un rapporto ricavi-costi del 35%. In realtà non possiamo aspettare il raggiungimento dell’obiettivo economico per aprire la metro anche nei festivi, ma stiamo facendo in modo di abituare le persone a prenderla in modo da far “soffrire” l’azienda un po’ meno”. Questo è uno dei motivi per cui domani e dopodomani la metropolitana sarà gratuita in tutto il percorso che comprende le quattro nuove fermate “Nesima, San Nullo e Milo” e quella di “Cibali” che però rimarrà chiusa ancora per qualche giorno.
Sempre da domani, ci conferma Di Graziano, saranno attivi tutti gli ascensori, anche quello della fermata Stesicoro rimasto chiuso fino a oggi.
Monica Adorno

Si muove tra onde e totem, ecco il nuovo volto della fermata Giovanni XXIII

Metropolitana, stazione Giovanni XXIII

Metropolitana, stazione Giovanni XXIII

A due passi, di numero, dalle Ciminiere la fermata Giovanni XXIII della metropolitana ha cambiato il volto alla zona della Stazione. Tubi bianchi d’acciaio che si alzano paralleli verso il cielo o che creano onde sopraelevate il cui scopo, futuro, sarà quello di regalare un po’ d’ombra a una piazza in cui è il bianco il colore predominante. In contrasto con la pietra lavica e il rosso mattone delle Ciminiere questa fermata è il punto nevralgico che fino a oggi ha visto attorno a sé solo traffico. Da qualche mese invece queste forme bianche arrotondate hanno attirato l’attenzione di catanesi e turisti, spesso in modo positivo. Chi ha realizzato il progetto è l’architetto Loredana Cucinotta, dipendente della Circumetnea, che lo ha firmato insieme all’ing. Salvo Fiore.
Metro, Loredana Cucinotta architetto Circumetnea progetto fermata Giovanni XXIII“Abbiamo cercato di dare una valenza architettonica ben distinguibile dal resto della città. Ci sono elementi molto visibili come il totem – ha spiegato la Cucinotta – che è un elemento verticale che vuole evocare le Ciminiere. Il resto nasce da un’idea di agorà in cui le persone possono incontrarsi e socializzare, ma c’è anche la parte ludica, che potrà essere utilizzata dai bambini, e quella con le fontane a pavimento che saranno attive anche in inverno. L’architettura è molto morbida e sinuosa e l’intento è stato quello di congiungere terra e mare sfruttando la luminosità”.
La piazza, però, non è ancora completa. Mancano ancora i pannelli in lamiera microforata che mimando le onde regaleranno ombra alla piazza e proietteranno un gioco di luci nel pavimento. Sempre a breve verranno montate le panchine integrate in doghe di legno che si affiancheranno alle fioriere a seduta nelle quali sono state messe a dimora essenze di macchia mediterranea: rosmarino, caprifoglio, lavanda e mirto.
Monica Adorno

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