Costa Concordia – Confconsumatori Sicilia chiede ulteriori risarcimenti per i tre naufraghi catanesi

Dopo la sentenza della Corte di Cassazione si è aperto un nuovo capitolo sul fronte dei risarcimenti che premia la posizione portata avanti dall’associazione regionale

Costa ConcordiaCatania – Venerdì 12 maggio la Corte di Cassazione ha confermato la condanna dell’ex comandante della Costa Concordia Francesco Schettino pronunciata dalla Corte di Appello di Firenze a 16 anni di reclusione e a un mese di arresto. Sicuramente si tratta di una condanna importante, perché l’imputato è stato, ancora una volta, riconosciuto colpevole.
La vicenda della Costa Concordia, però, non riguardava solo le responsabilità del comandante Schettino, ma anche eventuali e ulteriori risarcimenti per i naufraghi anche quelli catanesi che al momento dell’impatto erano a bordo della nave da crociera. Tra i passeggeri c’erano, infatti, tre catanesi, assistiti da Confconsumatori, a cui il Tribunale aveva a suo tempo riconosciuto le provvisionali. Si è trattato del danno morale che il Tribunale ha stabilito nella misura minima prudenziale di almeno euro 30 mila, in attesa della liquidazione del maggiore danno da parte del giudice civile.
Nel corso del giudizio i naufraghi hanno già incassato ciascuno la somma di 30 mila euro e adesso, con la definizione del giudizio in Cassazione, sarà possibile chiedere in sede civile l’ulteriore risarcimento, patrimoniale e non patrimoniale.
Sin dall’inizio Confconsumatori ha respinto al mittente ogni intesa volta a ridurre i risarcimenti e attraverso la quale Costa ha definito le controversie pagando poco più di 10 mila euro per ogni danneggiato che vi ha aderito.

Carmelo Calì pres. Conconsumatori Sicilia

Carmelo Calì pres. Conconsumatori Sicilia

«La sentenza della Corte di Cassazione – ha dichiarato il presidente di Confconsumatori Sicilia, Carmelo Calì – conferma che Confconsumatori ha fatto bene a proseguire nella propria posizione a difesa dei diritti dei consumatori quali viaggiatori e turisti contro ogni lusinga o compromesso.
«Il Tribunale, tra l’altro, aveva dapprima riconosciuto la legittimazione di Confconsumatori a costituirsi parte civile e successivamente, con sentenza, deciso che l’associazione era ed è legittimata a rappresentare interessi diffusi delle categorie interessate all’evento.
«Si apre un nuovo capitolo di questa purtroppo triste vicenda – ha concluso Calì – e come abbiamo fatto fino a oggi proseguiremo nella nostra battaglia affinché i tre naufraghi catanesi possano, con una causa civile, ottenere tutti gli ulteriori risarcimenti che spettano loro, oltre alle somme già incassate con la provvisionale».

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