Domenica 10 giugno alle urne, ecco come si vota

Gli elettori sono chiamati ai seggi solo il 10 giugno, i seggi rimarranno aperti dalle 7 alle 23. In provincia di Catania sono 22 i Comuni chiamati a eleggere il proprio sindaco

urneDomenica 10 giugno si torna alle urne per rinnovare sindaci e consigli comunali di oltre 700 amministrazioni in tutta Italia. In Sicilia tornano al voto Messina e Catania e con quest’ultima sono 22 i comuni della provincia etnea che andranno alle urne: Acireale, Aci Sant’Antonio, Adrano, Belpasso, Biancavilla, Camporotondo, Castel di Judica, Gravina di Catania, San Gregorio, Maletto, Mascalucia, Mineo, Piedimonte, Randazzo, Riposto, S. Alfio, San Cono, Santa Venerina, San Pietro Clarenza, Valverde, Viagrande.
Si vota solo domenica dalle 7 alle 23, gli eventuali ballottaggi si terranno il 24 giugno. Gli elettori chiamati al voto dovranno presentarsi ai seggi muniti di un documento di riconoscimento in corso di validità e della scheda elettorale con almeno una delle 18 caselle libera per il timbro. Chi non fosse in possesso dell’uno o dell’altra può rivolgersi agli uffici elettorali del proprio Comune di residenza che rimarranno aperti per tutta la durata delle consultazioni elettorali, quindi anche sabato 9 e e domenica 10.
Stessa possibilità anche nella città di Catania dove la tessera elettorale potrà essere rinnovata o richiesta da ogni residente in qualunque Circoscrizione della città. Nello stesso ufficio verrà, eventualmente, rinnovata anche la Carta di Identità.
Gli scrutini inizieranno subito dopo la chiusura dei seggi, quindi poco dopo le 23 e le operazioni continueranno fino alle 3 del mattino. Se non concluse entro questo orario verranno sospese e riprenderanno la mattina alle 8.
Il come si vota si differenzia in base al numero degli abitanti di ogni Comune chiamato al voto ed è 15.000 il numero che fissa la linea di confine in tutta Italia, 10.000 in Sicilia

Comuni fino a 15.000 abitanti

L’elettore può votare un candidato sindaco. Si vota facendo una croce sul simbolo del candidato e la preferenza verrà automaticamente estesa alla lista collegata. Sotto il simbolo potranno esserci delle righe bianche per esprimere il voto di preferenza. Ma non sono obbligatorie.
In tutta Italia nei Comuni con più di cinquemila abitanti si potranno esprimere due nomi di preferenza rispettando l’alternanza di genere, mentre in quelli con meno di cinquemila abitanti la preferenza sarà soltanto una.
A questa regola fanno eccezione le regioni Sicilia e Friuli Venezia Giulia. In entrambe, infatti, le preferenze che si possono esprimere sono due a prescindere dal numero degli abitanti purché inferiore alle diecimila unità.

Comuni con oltre 15.000 abitanti

Nei Comuni con questo numero di abitanti (si ricorda che in Sicilia il numero limite è oltre i diecimila) gli elettori riceveranno un’unica scheda con il nome dei candidati affiancati dai simboli delle liste che lo sostengono. Accanto a ogni simbolo si potranno indicare due nomi.
Per eleggere il sindaco si vota facendo un segno sul nome di uno dei candidati
Si vota per il consiglio facendo un segno sul simbolo della lista. Accanto ci sono due righe bianche in cui si possono esprimere due preferenze per i candidati (non è obbligatorio) ma bisogna rispettare l’alternanza di genere.
Si può votare solo il candidato, senza esprimere alcun voto per la lista. Se si sceglie solo la lista la preferenza verrà comunque estesa anche al candidato appoggiato da quella lista.
È ammesso il voto disgiunto, è quindi possibile votare una lista diversa da quelle che appoggiano il candidato prescelto.
Viene eletto al primo turno il candidato che ottiene più del 50% dei voti. Solo in Sicilia viene eletto al primo turno il candidato che ottiene più del 40% dei voti.
Se non si raggiungono le percentuali previste si va al ballottaggio. I seggi verranno riaperti il 24 giugno 2018. Gli elettori riceveranno un’unica scheda con i nomi dei due candidati e i simboli delle liste che appoggiano le rispettive candidature. Si vota facendo un segno sul nome di uno dei due candidati. Vince chi prende più voti.
Monica Adorno

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