MOSTRE | Autoctonìa, la personale di Bonajuto offre lo spunto per una conversazione sul paesaggio

Da sin. il sindaco, Salvatore Bonajuto, l'assessore Mirabella

Da sin. il sindaco, Salvatore Bonajuto, l’assessore Mirabella

CATANIA – A pochi giorni dall’inaugurazione della personale di pittura di Salvatore Bonajuto “Autoctonìa”, curata da Michele Romano e organizzata insieme al Comune di Catania, torna a far parlare di sé per un appuntamento che mette al centro il paesaggio. Quasi un passaggio obbligato visto che l’esposizione rappresenta, in questo 2020, la tappa al chiuso, proprio dentro il Palazzo della Cultura, dell’ottava edizione di “Dove fiorisce la jacaranda”.

07.07.20 - CONVERSAZIONI La locandinaLe opere d’arte come spunto per discutere del paesaggio. Le tele dipinte dall’artista come volano per parlare di conservazione e trasformazione del bello, di ambiente e umanità, binomio inscindibile dal quale ripartire per osservare la realtà con gli occhi della sostenibilità.
Se ne parlerà domani pomeriggio, martedì 7 luglio alle ore 17,00, all’interno delle sale che ospitano “Autoctonìa”, personale di Salvatore Bonajuto, al Palazzo della Cultura di Catania.
Al tavolo dei relatori nomi di spicco: Antonella Buondì, presidente dell’Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio, l’architetta Carmela Canzonieri, vice presidente, Michele Romano, docente all’Accademia delle Belle arti e curatore della mostra, Sergio Cumitini, Horticulturist, Pinella Attaguile, imprenditrice agricola, la giornalista Jolanda Scelfo e, ovviamente, Salvatore Bonajuto.

“I relatori presenti declineranno il tema del paesaggio, ognuno per le proprie competenze, spiega Vera Greco, dirigente del servizio regionale Pianificazione paesaggistica e moderatrice dell’incontro: dall’agricoltura sostenibile, all’orticoltura in chiave paesaggistica, alle infrastrutture verdi. Sarà una conversazione su un tema che molti ritengono che faccia a torto parte di élite intellettuale ma non lo è affatto: il paesaggio, che è dove viviamo, dove siamo immersi, è il luogo che plasmiamo con le nostre azioni e che ci ritorna indietro in base a come lo trattiamo. Bisogna essere consapevoli del paesaggio e conoscerlo per sostenerlo”.

La mostra potrà essere visitata, gratuitamente, fino a domenica 2 agosto. Tutti i giorni dalle 9 alle 19, domeniche comprese

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