Riflessioni preoccupate | Controlli antispostamento-Covid, qualcuno li ha visti?

coronavirusStamattina, per una programmata e non rinviabile visita di controllo di mia moglie, mi sono dovuto recare al centro di Catania. Certo di incontrare qualche punto di controllo, dovendo attraversare parte di Tremestieri Etneo, San Giovanni La Punta, Sant’Agata Li Battiati e tutta Catania, mi sono preparato a giustificare il mio sconfinamento da Tremestieri.
Dallo studio medico ho richiesto la conferma di visita URGENTE ED INDIFFERIBILE a mezzo Email. L’ho stampata. L’ho allegata alla auto dichiarazione, già compilata in duplice copia, una per andare ed una per tornare, e sono partito.
Lungo tutto il percorso, che ha attraversato quattro Comuni, non ho incontrato non solo un punto di controllo, ma nemmeno una divisa di qualsivoglia corpo di polizia, locale, statale, provinciale, forestale, Carabinieri, Guardia di Finanza o Penitenziaria.
In compenso, dentro la città di Catania, soliti assalti ai semafori di immigrati senza maschera; assembramenti e capannelli di persone che chiacchierano e passano il tempo amabilmente, in piazze centralissime, quale ad esempio piazza Santa Maria di Gesù.
Al ritorno stesso copione, con mia moglie che mi guardava compassionevole per la mia mania di rispetto delle regole, che, a questo punto, mi fa sentire un po’ démodé, per usare un eufemismo.
La differenza, rispetto al primo round dell’incontro genere-umano-contro-Covid, è che a marzo, aprile e maggio le regole c’erano, ma soprattutto c’era chi le faceva rispettare.
Nell’attuale secondo round, non solo le regole sono elastiche e confuse, ma nessuno le fa rispettare, se non a favor di telecamere.
In questi giorni sul web circola una vignetta che raffigura il Coronavirus e la scritta: “il virus non ha gambe ma per circolare usa quelle degli imbecilli”.
Credo che l’individuazione del vettore virale sia perfetta.
A questo punto si faccia pressione perché, oltre che per il virus anti Covid, venga avviata la ricerca per il vaccino contro il cretinismo, anche se, per questa seconda patologia la vedo molto nera. Ricordiamoci infatti il vecchio detto: “La madre dei cretini è sempre incinta”.
Alfio Franco Vinci

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