Liolà, tragedia, ironia e la regia di Gilberto Idonea per inaugurare “Una stagione a 4 stelle”

Una scena di Liolà al Metropolitan di Catania

Una scena di Liolà al Metropolitan di Catania

Si è appena riavviata la nuova stagione teatrale del Metropolitan, partita in pompa magna con un classico intramontabile del teatro siciliano: Liolà di Pirandello. La regia, affidata a Gilberto Idonea, non ha deluso le aspettative, riempiendo per intero la grande platea del Metropolitan, il che, considerata la crisi che investe un po’ tutti i settori dello spettacolo e del teatro in particolare, non è certo un dettaglio da poco.
Quella di Liolà è una Sicilia rurale e contadina d’inizio Novecento ancora povera, analfabeta e stretta nella morsa di una religiosità castrante e superstiziosa. Nonostante tutto emergono nei protagonisti della piéce una forza e una vitalità dirompenti, sebbene spesso connotate da un’aura tragica che il drammaturgo agrigentino ha caratterizzato con una verve impeccabile, perfettamente resa dalla scelta di far recitare i personaggi in puro dialetto agrigentino, così musicale ed evocativo. Ma c’è anche l’elemento straniante e provocatore, come sempre accade nel teatro pirandelliano così attento a sottolineare ogni contrasto e paradosso della rigida morale del tempo, incarnato in questo caso proprio dal protagonista Neli Schillaci, detto Liolà. Un dongiovanni impenitente dall’animo gioioso e scanzonato. Sarà proprio lui, col suo contagioso brio e il suo fare libero e noncurante della morale bigotta e perbenista, a portare scompiglio nelle vite delle donne che seduce, ma risultando alla fine una figura genuina e risolutrice.

A Gilberto Idonea, presente nel cast nei panni di un divertente Don Simone, va il merito di riportare in scena la doppia valenza del Pirandello più tragico e ironico al contempo, rifacendosi alla regia del suo indimenticato maestro, nonché padre del teatro Stabile catanese, Accursio Di Leo, al quale dedica lo spettacolo. Completa il quadro un cast di qualità e grande preparazione tecnica, dal protagonista Alessandro Idonea nelle brillanti vesti di Liolà, alle brave Giovanna Criscuolo e Manuela Ventura, fino all’ultraottantenne Nellina Fichera nell’esilarante ruolo di Gnà Carmina.
Marco Salanitri

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