Al quasi-classico-moderno “dolcetto scherzetto” di anglosassone creazione, la Sicilia ribatte una tradizione così antica e profonda che quasi assurge al ruolo di filosofia. E così alla festività di Halloween, che prende il nome da una ricorrenza celtica (All-Hallows-Eve) degenerata in visioni macabre e violente in pieno Nuovo Mondo, noi opponiamo la sacralità dei defunti e la festa a loro dedicata.
E se in tutta Italia la commemorazione è dedicata proprio ai morti, in Sicilia tutto si anima di gioia e festa e, quasi fosse un preludio al Natale, celebra i bambini nella loro infinita capacità di comprendere che il mondo di “chi non c’è più”, c’è più che mai. Perché se persino doni e dolci arrivano da “lì”, QUEL mondo non può essere tanto lontano e distante da noi. E forse per questo in Sicilia non esiste alcuna ingiuria verso i morti al contrario di quanto avviene a Napoli o a Roma.
- Totò e nsuddi
- torroni e calia
- ossa di morto e rame di napoli
- ossa di morto
- Crispelle al miele e al pistacchio
- Caramelle e noccioline
- Dai gelati alle rame di Napoli
- Lo stand delle piante grasse per una carezza da ricordare…
- Il buffet è stato offerto dai commercianti che stanno partecipando alla fiera
Lo storico Pitrè racconta nella legenda popolare dell’800 narra che fosse in uso di portare i dolcetti ai bambini nella notte dei defunti perché quando i morti vanno via dalla Terra passano dalle pasticcerie e rubano i dolci. E ditemi voi se le ossa di morto (i biscotti) non sono quelli più indicati! Altri testi dicono invece che questi “furti” avvenivano proprio nella notte dei defunti, quando i morti escono dalle tombe. Ma non solo di dolci si narra. Nella stessa notte sotto il letto dei bimbi venivano lasciate un paio di scarpe vecchie che durante la notte sarebbero state sostituite – sempre dai defunti – da un paio di scarpe nuove. A quel tempo anche un paio di scarpe nuove rappresentavano un evento favorito sia da una maggiore possibilita economica a vendemmia conclusa sia dal fatto che anche in Sicilia a novembre fa friddu e le scarpe nuove ci vogliono.
Circa trent’anni fa le piazze dei paesini siciliani in questi giorni di festa erano stracolme di giocattoli di ogni forma e colore per attirare l’attenzione dei più piccoli. E le fiere che si fanno adesso non hanno cambiato questa filosofia, magari hanno aggiunto qualche stand anche per i più grandi. Giusto per ricordarci che bambini lo siamo sempre. A qualunque età.
- Castagne melograni e frutta secca
- dalla porchetta calda al viagra col pane…
- Lo stand del Comune con le urne per lasciare il modulo del gradimento
- Il modulo che viene dato ai visitatori per esprimere il loro gradimento, va riposto nelle urne che si trovano nello stand del Comune
- Passeggiata delle scarpe
- Una parte della squadra di vigili sotto il controllo del vice comandante Sorbino. In tutto sono tra 10 e 15 i vigili che presidieranno la fiera anche all’esterno
Ieri pomeriggio è stata inaugurata la Fiera dei Morti anche a Catania. Rimarrà aperta fino al 2 novembre tutti i giorni (dalle 9 alle 22.30 nei giorni feriali, fino alle 24 in quelli festivi). L’auto si può lasciare – al costo di due euro – nel parcheggio di Fontanarossa dell’Amt mentre sono stati transennati tutti gli spazi esterni per evitare la presenza dei parcheggiatori abusivi che non hanno gradito per niente. All’interno della Fiera da quest’anno è stata predisposta un’area food e, per tutti quelli che lo vorranno, è possibile compilare un questionario con le proprie valutazioni e poi imbucarlo nelle urne che si trovano all’interno dello stand del Comune.
Nelle foto un anticipo di ciò che vedrete. Buona festa a tutti
Monica Adorno